Se il numero 9 segna il suo nono gol in trasferta di questo campionato al minuto 99 (prima volta nella storia della Roma) vuol dire che un finale così palpitante e inatteso era forse già scritto nei numeri, scrive Andrea Di Carlo su La Repubblica. Perché nonostante un dominio giallorosso, tra possesso palla e occasioni da gol (28 tiri verso la porta), con oltre 45 minuti di gioco trascorsi in superiorità numerica, alla Roma serve un rigore nel finale, concesso dal Var, per prendersi tre punti pesantissimi, battere lo Spezia e dare un senso alla prestazione prodotta al “Picco”. Il boato del settore ospiti giallorosso nel finale è stata una vera e propria liberazione, con i tifosi presenti in Liguria che hanno rinviato l’esultanza in più di un’occasione, visti i tanti errori dei calciatori sotto porta e un Provedel in forma smagliante, autore di almeno tre parate strepitose. La squadra di Mourinho muove la classifica, scavalca la Fiorentina e si rimette a -6 dal quarto posto, occupato dalla Juventus di Allegri.
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La Repubblica
Var e rigore per piegare lo Spezia
Nonostante un dominio giallorosso, tra possesso palla e occasioni da gol i tre punti arrivano nel recupero
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