“Mo je faccio er cucchiaio” è molto più di una promessa. È la prova dell’ennesimo miracolo sportivo di Valentino Rossi. Solo 9 giorni fa, il pilota era ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale Infermi di Rimini. Oggi parte dalla prima fila, e a 350 kmh vuole vincere il gran premio d’Italia, con in testa un casco speciale, scrive Calandri su "Repubblica".
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Valentino senza limiti nello stadio Mugello, ispirandosi a Totti
Oggi Rossi correrà con un casco speciale dedicato al capitano della Roma. Due le scritte: "Mo je faccio er cucchiaio" e "Un capitano, c'è solo un capitano"
Ieri il Doc ha presentato il tradizionale nuovo casco disegnato da Aldo Trudi per la corsa toscana. Con un riferimento a Nicky Hayden - i numeri del pesarese (46) e del Kentuky Kid (69) messi insieme, a formare un 469 – e un altro a Francesco Totti: c’è Valentino con la maglia azzurra che sta per colpire il pallone e il portiere col numero 1 potrebbe essere Marquez. “Mo je faccio er cucchiaio”, dice il Rossi calciatore. «È un omaggio ad un mio idolo e ad uno dei più grandi sportivi italiani», spiega. «L’idea ci è venuta domenica sera: guardavano l’addio del capitano, io ero a letto tutto storto e depresso per la botta che avevo preso. Ma i miei amici – Uccio, Cesare, Carlone – mi hanno detto: “Dài, che a Misano lo fai tu, il cucchiaio”. Magari».
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