Il tempo passa, ma José Mourinho non vuol dire se il domani romanista sarà con o senza di lui: “Non è come nel 2010 con l’Inter: allora avevo già l’accordo col Real, adesso non ho firmato con nessuno, non ho nessun contatto. Non dirò cosa farò dopo la partita con il Siviglia”. Il futuro inizierà al fischio finale, scrive Silvia Scotti su La Repubblica, quando si deciderà chi è l’infallibile di coppa: se il Siviglia, che non ha mai perso l’Europa League o se Mourinho che non ha mai perso le finali europee.
La Repubblica
Un mercoledì da lupi. Roma per la storia
Cresce la paura per una partita che potrebbe attirare ultrà da tutta Europa, attratti dai grandi palcoscenici per creare disordini: i polacchi che hanno conti aperti con gli spagnoli, i serbi che hanno rubato e bruciato lo striscione dei Fedayn romanisti, gli hooligans inglesi che non hanno bisogno di rivalità storiche, calcistiche o politiche per scatenare incidenti. Allo stadio non ci sarà il tutto esaurito, una parte di posti è ancora disponibile, anche perché i viaggi dalla Spagna erano proibitivi e, nonostante i voucher da 200 euro che la società aveva promesso a chi voleva partire per Budapest, molti tifosi del Siviglia hanno rinunciato. I romanisti, invece, saranno oltre i 15 mila annunciati: molti hanno comprato i biglietti sui mercati secondari.
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