(La Repubblica - M.Pinci) Una telefonata da Londra "Pronto? Società Sportiva Lazio? Quì è la Raptor...Sì, la Raptor di Pallotta". Deve essere andata così quando l'ufficio inglese della Raptor Sport Properties, costola della più nota Raptor Group di proprietà del presidente della Roma, ha contattato la Lazio per offrire i propri servizi.
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Un accordo sull’e-commerce. Pallotta chiama Lotito
(La Repubblica – M.Pinci) Una telefonata da Londra “Pronto? Società Sportiva Lazio? Quì è la Raptor…Sì, la Raptor di Pallotta”.
Servizi gestiti per l'Europa da Ben Hatton, general manager dell'ufficio londinese della società, e che vanno dalla gestione dell'e-commerce alla ricerca di sponsorizzazioni: al portafoglio clienti che annoverà tra gli altri brand anche Mancehsetr United, Nike,Adidas, i Boston Celtics e la Roma dunque, avrebbero voluto aggiungere il nome dell'altro club romano per "massimizzarne l'esposizione" come si legge sul sito.
Alla Lazio sono rimasti sorpresi a sentirsi contattare per fini commerciali da una società presieduta dallo stesso James Pallotta e co-fondata dai manager Sean Barror e Mark Pannes che stanno seguendo in prima persona il progetto stadio del club giallorosso (ieri riunione fiume allo studio Tonucci sul tema).
Stupiti che tre manager romanisti fossero interessati a lavorare con l'altra squadra della capitale. Ciò non ha impedito un incontro tra le parti, in cui la Raptor Sports Properties ha prospettato la possibilità di business e la società biancoceleste ha ascoltato.
Non se n'è fatto nulla, c'è chi dice per lo scarsi interesse del club di Lotito. In ogni caso, un capitolo chiuso: ma avrebbe potuto includere la Lazio ai tanti interessi (assolutamente commerciali) del presidente della Roma.
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