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Due turni a Garcia, la rabbia dei tifosi. Ninja: “Qui per sempre”

La città giallorossa si sente presa di mira perché non è la prima volta che un procedimento disciplinare applicato alla Roma crea un precedente, facendo giurisprudenza.

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La dinamica diffusa dal comunicato del giudice sportivo che ha portato due giornate di squalifica a Garcia, fa arrabbiare molto il tecnico e i romanisti. La città giallorossa si sente presa di mira perché non è la prima volta che un procedimento disciplinare applicato alla Roma crea un precedente, facendo giurisprudenza. La denuncia di uno Steward del Genoa, che ha detto di essere stato aggredito da Garcia, è episodio senza precedenti, che suona strano all'ambiente giallorosso, subito immerso in un'atmosfera da accerchiamento. "Ora che siamo a meno uno dalla Juve se ne escono con questa cosa", una delle tante voci raccolte dalle radio private, a sintetizzare decine di telefonate di questo tenore.

In attesa degli esiti del ricorso del club di Trigoria, però, più che la squalifica di Garcia, che comunque pesa sulla tranquillità del gruppo, preoccupa la giornata rimediata da Holebas, per un gestaccio rivolto alla tifoseria prima di rientrare nel sottopassaggio. A questo punto, è da capire se contro il Milan toccherà a Cole, ormai dato con le valigie pronte, oppure a Torosidis difendere la fascia sinistra. Dubbi anche in attacco, reparto in cui si fanno sempre più insistenti le voci di un Destro scontento e con la testa sempre più da un'altra parte. Toccherà quindi a Totti tornare a guidare l'attacco, con Garcia nel difficile ruolo di motivatore di un reparto la cui abbondanza crea paradossalmente scontenti e giocatori ancora non al meglio.

La sicurezza è a centrocampo, dove mancherà lo squalificato Pjanic. E ha il nome di Nainggolan. Il giocatore ha dichiarato amore eterno alla Roma. "Andare in una squadra rivale in Italia sarebbe impossibile, non ci riuscirei - le parole di Radja a "Roma Radio" - all'estero la vedo difficile. Ci ho messo molto per arrivare in una grande squadra e ora dico che non mi dispiacerebbe chiudere qui la mia carriera".