"Un capitano è per sempre”, recita uno striscione in curva Sud. E Totti fatica a trattenere l’emozione, scrive Francesca Ferrazza su La Repubblica, quasi che non fosse passato neanche un minuto da quel 28 maggio 2017, distante invece nel tempo reale un anno e cinque mesi.
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Totti ai tifosi: “Hall of fame, la mia siete voi”. Festa e lacrime prima del Real
L'ex capitano: "Per me i tifosi sono tutti sorelle e fratelli, li amo"
Presenti tanti membri della gallery giallorossa (Tommasi, Nela, Pruzzo, De Sisti, Giannini, Candela, Losi, Rocca, Santarini), ma anche le vecchie glorie del Real, Roberto Carlos e Raul, schierati ai piedi del settore più caldo dello stadio, quella Sud che si presenta invasa da bandiere celebrative, raffiguranti l’immagine o il nome dell’ex capitano.
Sono Bruno Conti e Falcao – arrivato per l’occasione dal Brasile – a stendere l’ideale tappeto rosso al simbolo più amato, a quel giocatore che adesso fa il dirigente a Trigoria, ma ancora fatica a rivedere le immagini di quando con gli scarpini ai piedi faceva innamorare il mondo. La canzone che ne accompagna l’ingresso dice “In the name of love” e l’amore si respira a ogni passo incerto che sembra pesare una tonnellata a Francesco. Ma l’Olimpico intona “Totti Totti gol” e gli altoparlanti sono costretti ad abbassare la colonna sonora scelta per l’evento. "La mia Hall of Fame siete voi – riesce a dire l’ex capitano al microfono – oggi è per me un giorno speciale, ho indossato solo questa maglia ed è difficile esprimere quello che sto provando. Per me i tifosi sono tutti sorelle e fratelli, li amo".
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