Con il progetto Superlega Roma e Lazio resterebbero fuori dal giro delle big del calcio. Sarebbero impegnate in campionato, a inseguire disperatamente uno dei pochissimi posti lasciati a disposizione di chi non fa parte delle 15 elette. Rovinose le conseguenze dal punto di vista economico, dell'immagine e del prestigio. Lotito non prende una posizione ufficiale, ma si è sempre espresso contro la Superlega.
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Superlega, romane fuori ma i club fiutano l’affare
Roma e Lazio, escluse dalla nuova competizione, ufficialmente non prendono posizione. In passato si erano dette contrarie. Entrambe, però, guardano ai fondi per le squadre di seconda fascia
Anche la Roma è fuori dal progetto, nonostante circolino bozze di un piano per la Superlega col nome del club. Anzi, è fortemente critica, scrivono Giulio Cardone e Matteo Pinci su "La Repubblica": è la posizione scelta dai Friedkin, condivisa con i dirigenti in ripetuti briefing sul tema durante il weekend. I proprietari americani hanno un legame molto stretto con Andrea Agnelli, lui stesso li aveva convinti a rinnegare la linea pro-Sky e contro-Dazn in Lega con una serie di telefonate. Ma il problema è la competitività: la Roma farà asse con chi ha resistito, dal Bayern al Borussia. Ma resta difficile tenere il passo di chi avrà una pianificazione garantita da 300 milioni di incassi sicuri all'anno. E infatti anche le due romane sono attente agli sviluppi economici della nuova iniziativa: la distribuzione delle risorse ai club di seconda fascia, da parte della Superlga, potrebbe modificare scenari, alleanze e posizioni.
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