L'aria cambia a Roma, o almeno tra i tifosi della Roma. Solo a giugno, il Pd romano pareva l’incarnazione dell’oscurantismo politico e amministrative bulgare incoronavano Virginia Raggi e i Cinque Stelle con il 67%. Ma tutto è cambiato: «Me deve casca’ la mano che l’ha votati», impreca qualcuno sui social, dando l’idea di cosa sia successo nella testa del tifoso medio della Roma. Che da qualche mese ha un nuovo nemico. La Juventus? La Lazio? Macché, l’assessore all’urbanistica della giunta Raggi, Paolo Berdini. L’ostacolo più duro tra la Roma e la realizzazione del suo stadio di proprietà a Tor di Valle, il sogno dei tifosi, scrive Matteo Pinci su "Repubblica".
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Stadio, ribaltone giallorosso: Lotti “eroe”, Berdini “laziale”
Sui social romanisti c'è già chi rimpiange il voto dato a giugno a Virginia Raggi a causa dell'assessore che continua a osteggiare la costruzione dell'impianto di Tor di Valle
Nel frattempo i romani-romanisti hanno scoperto la simpatia per Lotti, il ministro dello sport del governo Gentiloni, quello che a Roma ha perso pure le primarie Pd. Invece oggi su Twitter impazza tra i tifosi il motto “Tutti in campo con Lotti”. Lotti, sorprendendo i supporter per natura diffidenti, ha annunciato di aver avviato un iter per arrivare a rimuovere le barriere dalle curve dell’Olimpico. La questione che più sta a cuore agli ultrà giallorossi: una specie di guerra personale con le istituzioni che dura da più di un anno e che ha portato i tifosi più caldi a disertare persino i derby.
E chi se l’aspettava che i “nemici” del Pd diventassero gli amici, e invece un uomo dei Cinque Stelle si trasformasse nel bersaglio preferito degli strali ultrà? Berdini ci ha messo del suo. Venerdì l’apice: «Il nostro ‘no’ allo stadio? L’hanno preso nei denti». Quasi inevitabile che tutti quei romani a cui sta a cuore la squadra giallorossa reagissero con un certo disappunto. «Berdini, ce lo dice lei per chi tifa?», chiedono sospettosi.
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