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LA REPUBBLICA

Stadio a Tor di Valle, ultima fermata: “Via l’interesse pubblico sull’opera”

Stadio a Tor di Valle, ultima fermata: “Via l’interesse pubblico sull’opera”

Il progetto è finito definitivamente su un binario morto: sì arrivato dopo una giornata frenetica

Redazione

Il progetto dello stadio della Roma a Tor di Valle finisce definitivamente su un binario morto. Così ha deciso la giunta Raggi. Il passaggio di ieri serve a chiudere una partita iniziata nel 2012 e a dare seguito all’intenzione di Dan e Ryan Friedkin, proprietari del club giallorosso, di abbandonare l’iter. Si chiudono quindi, riporta l'edizione romana di Repubblica, con un nulla di fatto 9 anni di riunioni. Tra la Roma ed Eurnova, società di Luca Parnasi, non corre buon sangue. Lo sanno bene a palazzo Senatorio, dove ieri la tensione era massima. Giornata campale. Si parte con le modifiche all’atto richieste dal segretariato generale prima di apporre il proprio visto su un documento considerato "pericoloso". La giunta si apre al mattino, viene sospesa, riconvocata nel tardo pomeriggio. In Comune si teme il peggio: "Per mantenere i rapporti con la Roma — si mormora per i corridoi di palazzo Senatorio — ci stiamo assicurando una causa milionaria con Eurnova". Alla fine, però, arriva il voto. Addio a Tor di Valle. Se uno dei due privati dovesse presentare una richiesta di risarcimento contro il Campidoglio e gli assessori che ieri hanno votato la delibera, scatterà la controcausa. Presto la delibera verrà trasmessa e votata in consiglio comunale.