Di vite Leonardo Spinazzola ne ha vissute tante, nella sua carriera. Soltanto a Roma, è arrivato come il signor plusvalenza, dopo lo scambio ipervalutato con Luca Pellegrini tra giallorossi e la Juve, scrive Matteo Pinci su La Repubblica.
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Spinazzola brilla. Mr plusvalenza è insostituibile
Nella Roma, ma anche con l’Italia, la fascia sinistra è sua
Poi è diventato un ex, con trasferimento all’Inter definito ma non finalizzato per volere di Antonio Conte. Oggi, a una decina di mesi da quel viaggio per Milano che doveva essere un trasferimento ed è diventato una breve villeggiatura, Spinazzola a Roma è semplicemente un insostituibile.
Nella Roma, ma anche con l’Italia. Come? A colpi di dribbling: con De Paul è il giocatore che ne ha provati di più, 21. Una volta su due salta l’uomo, sia con la maglia giallorossa che in azzurro. In una squadra che fa della ricerca ossessiva del passaggio, Spinazzola è di fatto l’unico a offrire l’occasione di sfruttare una superiorità numerica saltando l’avversario.
Una risorsa da cui domenica è nato il gol di Pedro, ma anche quello annullato a Mkhitaryan. Abbastanza perché Fonseca non possa fare a meno di lui. E anche il ct Mancini se ne è innamorato per questo: oggi, Spinazzola ha un biglietto lato finestrino per gli Europei e una maglia da titolare inattaccabile a Trigoria.
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