Spalletti non si sente al sicuro quando parla di Donadoni o del Napoli: «Donadoni sa insegnare calcio, se il Bologna ha avuto una metamorfosi lo dobbiamo all’abilità di un ex-campione nel trasmettere agli altri la sua esperienza. Il Napoli è forte anche senza Higuain».
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Spalletti vuole la Roma a tutta
"Sono forse l’unico che ancora tratta Totti da calciatore vero. Gli altri spesso esagerano nel rapporto con lui. Al quale non servono beatificazioni. Sarà la nostra guida per sempre. Anche da vice-presidente. Ma io lo considero sempre"
Però il Bologna perde da tre turni: «Si saranno sentiti salvi. Però hanno fermato la Juve». Tutto ha un prezzo. Nel calcio anche di più. Prezzi di varia natura, fisica, emotiva, individuale, di gruppo. «E comunque stasera sarà una partita insidiosa (Nainggolan è squalificato, ndr)».
Nel “possedere” la Roma, che ha rivoltato come un calzino, ci sta che un tecnico con funzioni da manager all’inglese, all’inseguimento del secondo posto ma anche all’opera per difendere il terzo, parli di Totti e di Dzeko a modo suo: «Sono forse l’unico che ancora tratta Totti da calciatore vero. Gli altri spesso esagerano nel rapporto con lui. Al quale non servono beatificazioni. Sarà la nostra guida per sempre. Anche da vice-presidente. Ma io lo considero sempre. Se sta meglio degli altri gioca». Ma meglio non sta.
(E. Sisti)
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