Oggi pomeriggio contro la Sampdoria, la Roma affronterà la sua terza trasferta del nuovo anno, dopo aver vinto le prime due — contro Genoa e Udinese — entrambe per uno a zero. Ma tra pensieri dei tifosi e ragionamenti di Spalletti, l’attualità è assorbita da un mercato entrato nel vivo da poche ore, scrive Francesca Ferrazza su "Repubblica". Partendo da Grenier: «Ha avuto un momento di flessione nella sua carriera — spiega Spalletti — ma secondo me un ambiente come quello di Roma e una squadra come la nostra possono risistemare velocemente questa perdita di tempo che lui ha avuto nella sua carriera. Un po’ simile a come è stato per Fazio: non ha giocato gli ultimi due anni, poi è venuto qui, è entrato in punta di piedi e si è meritato tutte le attenzioni che ora gli stiamo dando».
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Spalletti: “Non trattengo Paredes, più minuti per Totti”
Il tecnico toscano parla a pochi giorni dalla chiusura del mercato: "Io lavoro bene con questa società, a me sta bene rimanere così. Ma se un giocatore vuole andare via, tenerlo diventa difficile"
Archiviato l’arrivo del centrocampista francese, le inevitabili attenzioni di ambiente e allenatore vanno su cosa accadrà ora negli ultimi giorni di mercato. «Io non ho chiesto la cessione di Paredes — mette le mani avanti Spalletti — se poi c’è un’analisi delle dinamiche di mercato e della volontà del giocatore, questo non va chiesto a me, ma a loro». Cioè? «Io lavoro bene con questa società, i calciatori che abbiamo sono importanti e siamo in grado di confrontarci con i più forti grazie a loro. E a me sta bene rimanere così. Ma se un giocatore vuole andare via, tenerlo diventa difficile e un professionista che sta mal volentieri qui, io sono il primo a non volerlo trattenere».
Per Paredes ci sono offerte importanti e potrebbe essere lui il pezzo semi-pregiato della rosa giallorossa a partire in questa sessione. Ma in entrata, invece, la pista Defrel è tramontata? «Preferisco dare spazio a quelli che ho. El Shaarawy ora è un po’ giù perché probabilmente non sente la fiducia addosso, ma io devo fare una scelta di equilibri. Totti l’ho fatto giocare poco e voglio dargli più minutaggio, la squadra sta funzionando e ora ritorna Salah. All’inizio ho detto che ci serviva un giocatore, ma ci voleva subito per fare queste 4 — 5 partite». A Spalletti si illuminano poi gli occhi quando gli viene fatto il nome dell’obiettivo per giugno, Kessie, centrocampista dell’Atalanta. «Se mi piace? Dalle mie parti di dice ‘Di molto’».
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