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Sfida da pesi massimi tra i quasi amici Mourinho e Spalletti

Sfida da pesi massimi tra i quasi amici Mourinho e Spalletti - immagine 1
Da quando sono sulle rispettive panchine nessuno in Serie A ha segnato quanto le loro squadre su palla inattiva

Redazione

A Roma è di nuovo una questione di centimetri. Alla Festa del Cinema, a due chilometri dall’Olimpico, verrà proiettato per la prima volta un film sul famoso gol di Turone, quello che portò il presidente Viola a coniare la famosa battuta. Ma anche Mourinho e Spalletti, sul prato verde, punteranno a guadagnare centimetri, uno sull’altro. E non c’è da scomodare il mitico Tony D'Amato di 'Ogni maledetta domenica' e il suo battersi per un centimetro. I centimetri su cui si sfideranno Luciano e José, scrive La Repubblica, sono quelli dei loro giocatori. Perché sono i due tecnici più bravi a sfruttarla, la superiorità fisica, visto che da quando sono sulle rispettive panchine nessuno in Serie A ha segnato quanto le loro squadre su palla inattiva: 23 gol il Napoli, 22 la Roma.

E quindi, misuriamoli questi centimetri. Contro il “tremendissimo Mourinho”, per citare una sua definizione, Spalletti sceglierà i pesi massimi: Osimhen davanti, Ndombélé a centro campo, Olivera a sinistra in difesa. Tutti insieme, sono 42 centimetri più alti delle rispettive alternative Raspadori, Demme e Mario Rui. È consapevole Spalletti come servano per sbilanciare una partita che per il Napoli primissimo, dopo 10 vittorie di fila e capace di marciare tra campionato e Champions alla media stu pefacente di 3 gola partita, rischia di trasformarsi in una trappola. «Se la squadra avversaria ha certe qualità, è normale che tu modifichi qualcosa, senza snaturarti», ammette. Mourinho lo “sgambetto” lo farebbe volentieri a Kvaratskhelia«se passasse davanti alla panchina», e già fiuta l’odore della vetta: battere «l’amico Spalletti, che è bravissimo» lo porterebbe inaspettatamente a un punto dal primo posto. Per evitare distrazioni ha chiuso tutti a Trigoria per la notte, poi sceglierà anche lui la squadra più fisica. Una Roma da “finale”, col 3-5-2 e la coppia Abraham-Zaniolo in attacco, come a Tirana quando vinse la Conference. Due punte che insieme sfiorano i 4 metri d’altezza - per la precisione 3,84 - più alte di Vlahovic-Milik e pari a Lukaku e Dzeko o ad Arnautovic e Zirkzee. Ad applaudire, nessun tifoso in arrivo da Napoli. E occhio alla curva romanista: è sotto diffida e in caso di cori razzisti rischierebbe la chiusura nel prossimo turno. Il derby.