(repubblica.it)Dura e netta presa di posizione del sindaco di Roma Ignazio Marino, che torna sul grave episodio del pullman del Verona distrutto dopo la gara dell'Olimpico di domenica scorsa. "Credo che chi non si comporta bene non debba partecipare al momento di gioia che è una partita allo stadio - ha dichiarato in un'intervista a Rainews24 -. Spero che la polizia identifichi chi ha preso a sassate il pullman del Verona e mi auguro che vengano puniti con severità e allontanati dagli impianti sportivi per sempre". Sulle parole del sindaco di Verona, invece, Marino ha ribadito di non aver "alcun conflitto con Tosi che ha tutta la mia stima e il mio rispetto. Sono d'accordo con lui: elementi come quelli che hanno tirato i sassi contro il pullman del Verona non hanno nulla a che vedere con chi con gioia e passione va allo stadio. Queste persone sono criminali e delinquenti e potevano creare disagi anche più gravi e pericolosi". L'assessore al Benessere e allo Sport del Campidoglio Luca Pancalli "ha ragione perchè chi ama lo sport deve isolare la criminalità di chi, con un comportamento delinquenziale, rovina momenti di festa", ha concluso Marino.
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Serie A, Marino: “Tifosi violenti fuori dagli stadi per sempre”
(repubblica.it) Dura e netta presa di posizione del sindaco di Roma Ignazio Marino, che torna sul grave episodio del pullman del Verona distrutto dopo la gara dell’Olimpico di domenica scorsa.
CODACONS CHIEDE PENE SEVERE - In merito all'episodio di violenza anche il Codacons prende posizione, auspicando punizioni esemplari: "L'episodio del bus del Verona danneggiato domenica scorsa a Roma riporta alla ribalta la questione della violenza nel mondo del calcio, e dimostra come istituzioni e forze dell'ordine siano impreparate a gesti estremi e pericolosi come quello registrato nella capitale. Si tratta di un episodio grave che avrebbe potuto avere conseguenze ben piu' pesanti - prosegue la nota - non solo per i giocatori del Verona, ma anche per i cittadini romani. Per questo il mondo dello sport e le istituzioni devono rispondere in modo durissimo, usando il pugno di ferro contro i tifosi violenti e adottando misure che servano da deterrente per episodi di violenza analoghi".
MALAGO': "DUE PERSONE NON IDENTIFICANO INTERA COMUNITA'" - ll presidente del Coni, Giovanni Malagò, invita però a non generalizzare:"Mi hanno detto che sono solo due persone. Non può essere che per due persone ci debba essere l'identificazione di un'intera comunità o di una città. Fa riflettere la scientificità della questione. Mi sembra evidente che c'è un'accidentalità che dire imprevedibile è riduttivo. Bisogna far tesoro anche di questo. Certo sono episodi che fanno riflettere - aggiunge -. Occorre cominciare a fare delle riflessioni serie sui tanti impedimenti che ci sono oggi per chi vuole andare allo stadio e vedere solo la partita. Anche se - conclude Malagò a margine della presentazione del 'Tremenda Voglia di Vivere Day' - questa è una dinamica che esce fuori dalle tematiche della giustizia sportiva perché riguarda episodi che non sono accaduti all'interno dell'impianto".
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