Bicchiere mezzo pieno. Un punto in più rispetto alla stagione passata con un calendario più o meno simile, un pareggio sul campo della tanto celebrata Juventus di Motta, segnali di una Roma che con gli ultimi arrivi di un mercato a fasi alterne, può immaginare un futuro più ambizioso, scrive Pietro Torri su La Repubblica. Zero vittorie dopo tre giornate, una stagione di rincorsa, una squadra ancora da scegliere sia come modulo che come uomini. La Roma ha segnato una sola rete, quella di Shomurodov che era stato ceduto in MLS prima che a Trigoria si accorgessero che il mercato chiudeva a mezzogiorno anziché a mezzanotte. I giallorossi rivoluzionati fanno fatica a creare occasioni offensive, tira poco in porta. Dovbyk finora non è stato l'attaccante esagerato che nella passata stagione è stato il bomber numero uno del campionato spagnolo, ha bisogno di tempo per ambientarsi, i compagni devono capire come servirlo. In Italia le difese non lasciano spazio e tempo agli attaccanti come succede in Spagna. Una volta che Dovbyk avrà metabolizzato questa differenza, siamo convinti che riuscirà a tornare il bomber che è stato applaudito in Liga. In una Roma che fa fatica a segnare, non si può rinunciare a Dybala, DDR non può permettersi di lasciare in panchina la Joya
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Se Dovbyk fatica solo Dybala può dare la scossa
In attesa di vedere il bomber che ha vinto la classifica cannonieri della Liga, rinunciare alla Joya è pericoloso. Anche perché fin qui ha fatto gol soltanto Shomurodov
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