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Roma, Totti è pronto per il Milan: sarà in campo dall’inizio

(repubblica.it – M. Monti) A Milano per vincere e per restare con il fiato sul collo alla Juventus,

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(repubblica.it - M. Monti) A Milano per vincere e per restare con il fiato sul collo alla Juventus, reduce dall'eliminazione in Champions League. E' questa la chiave motivazionale con cui la squadra di Garcia affronterà la delicata trasferta di lunedì sera a San Siro: i 3 punti, in caso di vittoria dei bianconeri contro il Sassuolo, permetterebbero alla Roma di mantenere invariato il distacco dalla squadra di Conte, ad una sola gara di distanza dallo scontro diretto dello Juventus Stadium (5 gennaio). I giallorossi, supportati da circa 1600 tifosi, sono chiamati a dare seguito alla vittoria contro la Fiorentina per dimostrare di poter lottare al vertice e di minare il primato di Buffon e compagni.

NESSUNA PAURA JUVENTUS - D'altronde, la testimonianza di quanto la parola scudetto non sia più un tabù per i giallorossi, è arrivata dalla vivavoce di alcuni dei giocatori più di carisma dello spogliatoio. In primis Benatia che, al termine della vittoria ai danni della Fiorentina, ha assicurato che "siamo forti, molto forti, e non ci siamo stati solo per i due mesi appena conclusi, ma ci saremo sempre". Stesse motivazioni che hanno spinto De Sanctis a lanciare il guanto: "Abbiamo avuto sempre il fiato sul collo della Juventus nelle prime 10 giornate, ora lo hanno loro". Sì perché, se è vero che dopo la vittoria con il Chievo Verona (10a giornata) la squadra di Garcia non è stata in grado di gestire il vantaggio di 5 punti maturato sulle inseguitrici, facendosi raggiungere e superare dalla Juventus, ora, a soli 3 punti di distanza dai primi della classe, la Roma è chiamata a crederci. Il contraccolpo per la sconfitta di Istanbul potrebbe aver minato gli equilibri della squadra di Conte e Garcia sa quanto sia importante continuare a far sentire il proprio pressing alla capolista. Prova ne è la richiesta d'intensità rivolta dal tecnico francese alla squadra, nella seduta di allenamento odierna: a Trigoria nessun risparmio delle forze, contrasti decisi e ritmi sostenuti. Al punto che Francesco Totti ha rimediato una botta al polpaccio che ha costretto l'intervento dello staff medico. Nulla di preoccupante, però, dato che è tornato immediatamente in campo, forte anche della consapevolezza che, ormai, i guai fisici sono alle spalle, anche in funzione dell'ok ricevuto dall'entourage sanitario sulla possibilità di essere schierato titolare dal primo minuto. Si va, infatti, verso il ritorno dal fischio d'inizio del capitano giallorosso, con Adem Ljajic pronto a ricevere il testimone nella ripresa. La Roma ci crede, così' come i propri tifosi: nonostante la limitazione sulla vendita dei tagliandi ai residenti della regione Lazio, sono 5000 i biglietti messi a disposizione dei supporters capitolini per seguire la squadra giallorossa. Ad oggi, 1600 le presenze confermate dalla capitale.

ATTENZIONE AL MILAN - Crederci sì, ma senza peccare di presunzione, rivolgendo tutte le attenzioni necessarie che merita un team importante come il Milan. Garcia dovrà, anzitutto, arginare la miglior qualità della squadra di Allegri, prima in Serie A per quanto riguarda il dato del possesso palla (61.3% a partita). I centrocampisti rossoneri sviluppano trame di gioco che creano almeno 5 occasioni nitide, di media, per match: oltre al supporto nella creazione del gioco, infatti, la linea mediana di Allegri ha contribuito a realizzare 10 dei 23 gol fatti e spetterà al trio De Rossi-Strootman-Bradley arginare le manovre avversarie e dar via alle ripartenze di Gervinho e Florenzi, verosimilmente gli attaccanti chiamati ad affiancare capitan Totti. Sul capitano ha parlato proprio Kevin Strootman, uno dei tanti diffidati della squadra giallorossa: "Volevo giocare con giocatori di classe mondiale come Francesco Totti e De Rossi". Particolare attenzione anche ai calci da fermo da cui è maturato il 13% delle realizzazioni del Milan: la designazione dell'arbitro Rocchi, 7 rigori da lui concessi in 22 precedenti con i rossoneri, impone alla Roma di studiare ogni contromossa per evitare che Mario Balotelli finisca a tu per tu con De Sanctis, vista anche l'incisività dell'attaccante in zona gol. Suo il 25% delle reti della squadra meneghina.

D'AMBROSIO E AMELIA - Se la squadra ci crede, altrettanto convinta di poter chiudere il campionato da protagonisti, è la dirigenza giallorossa. Gli sforzi effettuati in queste prime 15 giornate di campionato, il secondo posto ottenuto grazie all'imbattibilità che dura dal lontano 26 agosto e la voglia di ridurre il gap nei confronti della Juventus, sta spingendo la società a meditare circa la possibilità di intervenire nella sessione invernale di mercato. Non sono bastate le parole del dg Mauro Baldissoni, che qualche giorno fa aveva chiuso a questa opzione: "A gennaio non faremo nulla perché questo è un ottimo gruppo e non vogliamo toccare le chimiche interne dello spogliatoio". Toccare le chimiche no, ma Walter Sabatini e Rudi Garcia non escludono di poter aggiungere ingredienti alle alchimie della rosa. Primo su tutti Danilo D'Ambrosio, l'esterno del Torino su cui oggi è intervenuto il presidente Cairo: "Qualcuno ci ha danneggiato, nessuno può fare offerte ad un giocatore sotto contratto. Il fatto che non rinnovi dopo un anno e mezzo di trattative mi stona molto". Una conferma, più di una conferma per una trattativa che, se non può dirsi già chiusa, poco ci manca. Molto probabile che l'accordo tra il club e il terzino sia stato ottenuto per giugno, ma la Roma ha fretta di accelerare già per l'inizio 2014: i tentativi di monetizzare da parte del club granata, hanno fatto scendere la sua valutazione dai 3 milioni richiesti inizialmente, a circa 2 milioni attuali. Juventus, Fiorentina e Inter sembrano più dei tentativi per giocare al rialzo che interessamenti concreti. Concreta, invece, è la volontà dei giallorossi di affiancare a Morgan De Sanctis un secondo portiere di affidabilità. Il giovane Skorupski e Lobont (non convocato per la gara contro la Fiorentina) non assicurano quello che potrebbe garantire, ad esempio, l'eventuale inserimento in squadra di Marco Amelia: "E' una storia che sento spesso quella di un mio eventuale ritorno a Roma - ha commentato Amelia-, ma non so nulla di trattative in corso. Per ora non c'è niente di concreto, comunque il mio numero ce l'hanno".