Ritiro a oltranza. Forse, no, chissà. E alla fine tutti a casa. Prevale la linea morbida dentro la Roma, quella chiesta dai giocatori, scrive Francesca Ferrazza su La Repubblica. In qualcosa, almeno, c’è stata unità d’intenti dentro uno spogliatoio descritto come distrutto, taciturno e rassegnato dopo la pessima prestazione di Plzen. Trascorsa la notte post gara a Trigoria, la società, d’accordo con Di Francesco, ha deciso di lasciare la squadra libera, ritenendo più utile per i calciatori riflettere per conto proprio su quanto sta accadendo.
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Roma, squadra unita solo contro il ritiro
Tifosi duri con giocatori tecnico e dirigenza per il mercato-flop
Quella in Repubblica Ceca è stata la settima sconfitta romanista nelle 21 gare ufficiali di questa stagione. In pratica, un terzo di quelle fin qui disputate (poi 8 vittorie e 6 pareggi), con 13 gol subiti nelle ultime 9 gare successive all’ultimo clean-sheet, per una media reti al passivo di 1,44. Numeri che inchiodano la squadra di Di Francesco alle proprie responsabilità, mentre si avvicina la sfida col Genoa di domenica sera, quella davvero da dentro o fuori per il tecnico giallorosso, quella che vedrà proseguire la dura contestazione della tifoseria nei confronti in primis di Pallotta e poi della squadra.
I tifosi spostano le loro speranze stagionali verso la coppa Italia, che da tanti anni manca dalla bacheca giallorossa. Gli ottavi di finale, contro l’Entella, la Roma li giocherà lunedì 14 gennaio all’Olimpico (ore 21). Giorno e orario non proprio ideali per riempire lo stadio.
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