Roma. E la sua struggente bellezza. Quello che resta della città più bella del mondo è comunque ancora la città più bella del mondo, scrive Sandro Bonvissuto su La Repubblica. Capace come nessun altro posto conosciuto a tenere insieme bellezza e bruttezza. L’eliminazione dalla Coppa Italia segna la stagione della ASRoma privandola del primo obiettivo di quest’anno. Il principale, il più importante, per ciò che mi riguarda avrei anche firmato col sangue nel caso in cui fosse rimasto l’unico. Un po’ perché sta Coppa Italia è diventata una chimera, un po’ perché la nuova maglia dell’anno prossimo con la stellina d’argento sopra sarebbe un bellissimo vestito con il quale farsi seppellire. Oggi invece ci ritroviamo davanti ancora un’altra stagione guasta, l’ennesima alla quale riuscire a dare un significato. E allora niente, andiamo avanti così in attesa di sapere quello che farà il Mister a fine stagione, se sarà rimasto anche lui stregato da questa città e dal pubblico giallorosso, o se andrà via per lasciarci di nuovo in mano agli allenatori di sempre, quelli venuti qui perché alla moglie e al loro commercialista sta bene così, e della ASRoma chissenefrega. D’altronde questo è il nostro destino: l’autosconfitta.
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Roma, Mourinho e la sindrome dell’autosconfitta
L’eliminazione dalla Coppa Italia segna la stagione della ASRoma privandola del primo obiettivo di quest’anno
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