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Roma impaurita, dirigenti scontenti. La tenaglia su Fonseca

LaPresse

Fitti colloqui per analizzare la situazione. Il tecnico giallorosso chiamato a risollevare animo e risultati

Redazione

"La squadra ha paura", ha detto Paulo Fonseca. Le quattro sconfitte in campionato, costate il quarto posto, hanno forme e motivi diverse. Come scrive Matteo Pinci su "Repubblica", il portoghese lo ha spiegato subito dopo la gara con il Bologna a Fienga ripetendolo ieri mattina a Petrachi.

Per Fonseca, che non rischia la panchina, la ragione è da cercare nella testa dei giocatori, intimoriti e sfiduciati dalle sconfitte subite. Due le soluzioni: riassemblare la propria idea di calcio nella testa dei calciatori o cambiare modulo. Cambio modulo che significherebbe difesa a tre ed esclusione di Under e Santon a favore di Perez e Peres, più determinati e vivaci. Per ora le maniere forti, avverse a Fonseca, non vengono usate. Si preferisce il dialogo. Prima dell'allenamento "punitivo" di ieri mattina, il tecnico ha tenuto a rapporto la squadra per un lungo confronto. Alla lunga, però, il tempo della carota finirà ed inizierà quello del bastone. Ieri l'Atalanta ha vinto contro la Fiorentina allungando nella corsa Champions e sabato c'è lo scontro diretto di Bergamo. Fallire per la seconda stagione di fila nel raggiungimento del quarto posto significherebbe altra rivoluzione. Tradotto: plusvalenze importanti. E al momento gli unici che posso garantirle sono Pellegrini e Dzeko. Intanto Friedkin sta osservando attentamente tutta la dirigenza. Sbagliare non è più concesso.