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La Repubblica

Roma, con la Juventus la prima di otto finali per la corsa Champions

Redazione
Senza Saelemaekers, Celik o El Shaarawy sulla fascia destra. Dovbyk stasera va a caccia del primo gol a una big

Otto finali da qui a fine campionato. Ma quella di questa sera lo è un po' di più. Perché Roma-Juventus è vera rivalità da quasi mezzo secolo. Perché la gara dell'Olimpico è il primo big-match da oltre due mesi, dal pareggio con il Napoli di inizio febbraio. Ma soprattutto perché questa giornata di campionato è probabilmente il crocevia più importante della stagione. Vincere vorrebbe dire prima di tutto raggiungere i bianconeri in classifica e mettersi in vantaggio negli scontri diretti. Ma soprattutto lancerebbe un forte segnale a tutte le concorrenti: quest'anno la Roma vuole conquistare il quarto posto. Nonostante la doppia partenza falsa e i primi mesi scriteriati della stagione. Lo scrive Marco Juric su La Repubblica. L'obiettivo che sembrava impossibile a novembre scorso adesso è distante solo quattro punti. Il calendario è durissimo, il peggior cammino rispetto a tutte le concorrenti. Ma gli uomini di Ranieri sono in forma e contro la nuova Juve di Tudor puntano a ottenere l'ottava vittoria consecutiva. L'allenatore testaccino si affiderà ai suoi uomini migliori. Celik si candida per una maglia da titolare nei tre di difesa, possibile panchina per Hummels. Il favorito per sostituire Saelemaekers è Soulé, più indietro El Shaarawy. Il resto della mediana Koné, Paredes e Angelino. Possibile l'inserimento di Cristante, mentre in caso di 3-4-2-1 Pellegrini, Baldanzi e Pisilli restano in lotta per due maglie. Inamovibile Dovbyk.