rassegna stampa roma

Roma, attacco record per puntare in alto e diventare l’anti-Juve

Con 23 gol all'attivo, la squadra di Spalletti è la più prolifica del campionato. Solo nella stagione 1960/61 i giallorossi hanno fatto di meglio, con 25 centri nelle prime nove giornate

Redazione

Non era per nulla scontata la vittoria della Roma sul Palermo, soprattutto perché quando c'è un appuntamento importante, come spesso è successo nella storia, i giallorossi lo falliscono. Questa volta la squadra di Spalletti è salita sul treno giusto e ha accorciato di tre punti il distacco dalla Juventus. I fantasmi dell'Europa League, che tanto hanno preoccupato Baldissoni, non si sono fatti vivi nella sfida contro i rosanero e anche se è troppo presto per parlare di Scudetto, la corsa verso la vetta è ripartita alla grande, con la Roma e il Milan a braccetto pronte ad inseguire i bianconeri.

«Prima di pensare di essere l’anti-Juve, dobbiamo essere l’anti-Roma, perché possiamo battere chiunque ma abbiamo cali di tensione preoccupanti», ha dichiarato il direttore generale dei giallorossi. Le parole del dirigente fanno capire che fidarsi di questa squadra è azzardato, nonostante la Roma scenda in campo e macini gol a non finire. Sono 23 le reti realizzate dai giocatori giallorossi, solo nella stagione 1960/61 è stato fatto di meglio, con 25 centri. Dzeko è l'attaccante che mancava l'anno scorso, Salah è imprendibile ed El Shaarawy fa dimenticare l'infortunio di Perotti. Spalletti lavora con la difesa a 'tre e mezzo' e tiene in panchina due senatori come Florenzi e Strootman, lasciando spazio a Emerson Palmieri e alla coppia di mediani De Rossi-Paredes. I quattro gol realizzati contro il Palermo danno alcune certezze ai giallorossi: la Juventus è vicina, la squadra si diverte e il cammino è indirizzato sul giusto sentiero. Il biglietto che è stato regalato alla Roma dal Milan è stato sfruttato da Spalletti, che ha portato sul vagone Scudetto tutta la società. Ora si attende il big match dello Stadium in programma il 17 dicembre.

"(M. Pinci)