Una novità che aspettava, sperando arrivasse il più tardi possibile, ma che adesso dovrà gestire. La sconfitta sulla panchina della Roma arrivata a Verona, è per Mourinho un nemico che ha già stritolato tanti suoi predecessori e con la quale, per la prima volta dopo sette gare ufficiali, dovrà convivere, scrive Francesca Ferrazza su La Repubblica. Il giorno di riposo assicurato nonostante la sconfitta, e concesso ieri ai suoi calciatori, conferma il pensiero del portoghese: la squadra si è impegnata, ma è stanca e, in questo caso, anche vittima delle sue paure. Nessuna necessità punitiva, quindi, inutile stressare troppo un gruppo che sta seguendo il tecnico, ma che è immerso in un processo di trasformazione che richiede tempo. Giovedì l’Udinese, domenica il derby: il calendario da una parte corre in soccorso alla Roma, consentendole di recuperare subito i punti persi a Verona, dall’altra rischia di pesare ancora di più sui muscoli di giocatori chiamati a scendere in campo ogni tre-quattro giorni. “Domani è un altro giorno”, ha scritto su Instagram Mou, mandando un messaggio distensivo allo spogliatoio e all’ambiente, consapevole di come troppo spesso negli anni la Roma sia stata incapace di reagire ai momenti “no”, risucchiata da paure e scarsa autostima.
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La Repubblica
Primo ko, Mourinho ottimista: “Domani è un altro giorno”
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