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Preparatore e staff medico, è rivoluzione

Pallotta suggerisce professionisti statunitensi, ma una corrente di Trigoria preferirebbe uno staff francese

Redazione

C'è un moto rivoluzionario che si agita nei corridoi di Trigoria. Nonostante il 2° posto, i problemi dell'ultima stagione non li ha dimenticati nessuno, e la dirigenza ha deciso di porvi rimedio. Il club ha chiaro come ripartire: soltanto il management avrà voce in capitolo sulle scelte, dal mercato alla scelta degli uomini. Così, se Garcia è confermato dai risultati, non tutti quelli che sono oggi con lui ci saranno alla ripresa del 5 luglio. Preparatore atletico, medici, anche i fisioterapisti: rischiano tutti. Intanto verrà cooptato il consulente americano Ed Lippie, ex Boston Celtics, una sorta di supervisore del lavoro atletico.

Ma cambierà anche il responsabile della preparazione, anche se nessuno ha ancora comunicato nulla a Rongoni: i dirigenti guardano a un professionista straniero che ha anche il gradimento di Garcia e con metodi da "marine". Da fuori potrebbero arrivare anche nuovi consulenti medici, da affiancare a una parte dell'equipe attuale: Pallotta suggerisce professionisti statunitensi, ma una corrente di Trigoria preferirebbe uno staff francese. Persino i collaboratori di Garcia, Bompard e Fichaux, per motivi diversi, non convincono fino in fondo.

Certo nella prossima stagione l'allenatore ha intenzione di proseguire nella linea dura tenuta nelle ultime settimane. Quando, per costringere la squadra a concentrarsi sul campo, ha proibito l'uso dei cellulari negli spazi di lavoro - dallo spogliatoio alla palestra - e tolto i quotidiani dal bar del centro sportivo per evitare discussioni sui voti. Anche così è nato il derby vittorioso, deciso da un gol di Yanga Mbiwa, ormai divenuto fenomeno globale nell'etere e suoi social. "Ho sentito che questo gol è stato importante per la città, non l'ho ancora realizzato, ma ho capito cosa significa segnare in un derby - dice oggi il difensore - Quel gol non lo dimenticherò mai", ammette invece Iturbe, emozionato al punto da conservare la maglia del derby come una reliquia. "Ora spero di rifarmi nella prossima stagione".