rassegna stampa roma

Pjanic fuori un mese “Che nessuno molli”

(repubblica.it – M. Pinci) – Perso il derby, perse e speranze di rincorrere la Champions, la Roma perde anche Pjanic, almeno per un mese: il centrocampista bosniaco starà fermo 3 settimane a causa di una lesione muscolare di primo...

Redazione

(repubblica.it - M. Pinci) - Perso il derby, perse e speranze di rincorrere la Champions, la Roma perde anche Pjanic, almeno per un mese: il centrocampista bosniaco starà fermo 3 settimane a causa di una lesione muscolare di primo grado al bicipite femorale.

Salterà il Palermo subito, il Genoa lunedì 19 e il Milan a San Siro. Appuntamento per Roma-Novara, all'Olimpico il primo aprile. Abbastanza per peggiorare l'umore già nero di chi lavora a Trigoria, dirigenti, tecnico, ma anche della squadra: "È un pomeriggio plumbeo, c'è molta mortificazione nei calciatori", l'ammissione del ds Sabatini.

"NESSUNO DEVE MOLLARE" - Un Luis Enrique particolarmente provato al fischio finale del match contro la Lazio, è tornato oggi in campo con la squadra. Provando a dimenticare quanto accaduto domenica: il club ha preferito evitare momenti solenni, riunioni ufficiali con comunicazioni di gruppo alla squadra, che avrebbero rischiato di essere percepite in senso opposto, come una resa, consegnando la stagione alla storia con larghissimo anticipo rispetto alla fine del campionato. Più importante, invece, lavorare per preparare la gara contro il Palermo: "Penso che la mia squadra possa vincere le restanti 12 partite", aveva detto davanti ai microfoni Luis Enrique dalla pancia dell'Olimpico domenica, concetto ribadito ai giocatori oggi. Il ds Sabatini, cha ha seguito l'allenamento a ranghi ridottissimi della squadra (Totti, Simplicio, Taddei e Heinze si sono limitati a un lavoro parziale lontani dal resto del gruppo), ha invece incontrato singolarmente alcuni dei ragazzi per ribadire l'importanza di non mollare e di giocare al massimo le restanti 12 partite: prima ancora che per inseguire un risultato sportivo, per meritarsi la conferma in una Roma che non ha messo da parte le proprie ambizioni. "Abbiamo necessità di primeggiare", il concetto espresso con convinzione. Ma da proiettare, ormai, nella prossima annata. TRA PALERMO E MERCATO: 4 COLPI DI VALORE - Anche perché quella in corso continua a spaventare. "A Palermo arriverà una Roma sofferente, per i risultati e per la situazione contingente", la confidenza pubblica di Sabatini, a pochi giorni dal primo ritorno da ex a Palermo. Che, però, apre anche a un imminente rinnovamento: "Non ci possiamo permettere più deroghe, l'impegno va mantenuto per un orgoglio professionale e per i tifosi. Dobbiamo essere una squadra già quest'anno, fatto salvo per le integrazioni che faremo il prossimo anno, la società sta già lavorando". In questo senso, il club seguirà il consiglio di De Rossi ("Servono campioni esperti"): almeno 4 grandi colpi arriveranno dal mercato estivo, due esterni, due centrali di difesa, almeno un ottimo centrocampista. Il primo nome, sulle fasce, è quello del mancino Bastos del Lione: "Sono sempre in contatto con Roma e Juventus, potrebbe interessare anche all'Inter", ammette l'agente. La Roma, che ha provveduto alla sua sua sistemazione capitolina durante una vacanza romana, non lo molla dal 31 agosto scorso. Costa 8 milioni circa, quanto speso in estate per il duo José Angel-Kjaer.CENA TRA BALDINI E VILLAS-BOAS, MA A DICEMBRE - Niente ritorno di fiamma, non ancora almeno, per Villas-Boas: la cena del direttore generale della Roma con il tecnico ormai ex Chelsea, riportata dal sito inglese Goal. com nella serata di ieri, è avvenuta non più tardi di fine dicembre, nel momento aureo della Roma di Luis Enrique, in un ristorante chic di Londra, in piena Chelsea, dove abitano entrambi, e sotto gli occhi di molte persone. Non certo l'unico appuntamento tra i due, visto che il tecnico portoghese era, per stessa ammissione di Badini ("Ho parlato con lui ma costava troppo") la prima scelta romanista in estate, quando con l'attuale d. g. romanista aveva costruito un rapporto di reciproca intesa. Nulla di più. Quello che resta, però, sono i dubbi di Luis Enrique sul proprio futuro: "Non voglio essere l'allenatore di una squadra che non piace a proprietà e tifosi, ma credo di meritare di rimanere fino a fine stagione", aveva detto dopo il derby. Da oggi alle prossime 12 giornate, avrà tempo per farsi un'idea definitiva.