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Pjanic è già diventato un caso, la Juve vuole il sì della Roma

I bianconeri sperano in uno sconto per mettere le mani sul cartellino del bosniaco prima del 30 giugno, la Roma però fa muro e giura che la Juve ha un solo modo per prendersi Pjanic: versare l’intera clausola

Redazione

La Juventus non pagherà la clausola da 38 milioni per Pjanic, questo è certo, scrivono Cardone e Pinci su "Repubblica". Eppure Massimiliano Allegri stravede per lui: «È uno dei centrocampisti più bravi in Europa». La Juve ha incaricato un intermediario di seguire l’affare. Per sondare, orientarsi, convincere Pjanic prima e la Roma poi. Sulla carta basterebbe staccare un assegno da 38 milioni per prendersi il giocatore. Ma tra grandi club non funziona così: ci si avvicina, si dichiara interesse, si sonda la disponibilità e si avvia una trattativa. Esattamente quello che ha intenzione di fare la Juve: appuntamento con la Roma dopo la finale di coppa Italia.

La Juve, però, non può versare una cifra simile in un’unica tranche, come prevede la clausola. Ma dopo l’infortunio di Marchisio il club vuole assicurarsi sia André Gomes del Valencia che Pjanic. Magari con lo “sconto”: entro il 30 giugno infatti la Roma ha bisogno di incassare una plusvalenza importante (ieri ufficializzato il rosso di 152 milioni di euro) e non rischiare nuove sanzioni dall’Uefa. Elemento su cui fare perno per strappare un prezzo vantaggioso. La Roma però fa muro e giura che la Juve ha un solo modo per prendersi Pjanic: versare l’intera clausola. In fondo il bosniaco piace tanto pure a Psg e Barcellona (più l’Atletico Madrid, alla finestra). Squadre in cui giocherebbe volentieri: il Barça è il suo sogno e Parigi è perfetta per motivi familiari. In più, non farebbe mai lo “sgarbo” di firmare per la Juve contro il parere della società. Ma se tutti si ritirassero, e restassero in corsa solo i bianconeri?