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Pezzotto, game over. Ora bastano 30 minuti per affondare i pirati

Pezzotto, game over. Ora bastano 30 minuti per affondare i pirati - immagine 1
Il sistema automatico riceve le segnalazioni di Dazn e Sky e dopo il vaglio di AgCom oscura il segnale di internet a chi guarda le partite illegalmente
Redazione

I pirati del pezzotto, adesso, si possono affondare. Anche durante le partite. Ed entro i 30 minuti previsti dalla legge contro la pirateria. Grazie a un sistema che, per ora, coinvolgerà solo un gruppo di internet provider e non i colossi della rete come Tim, Vodafone o Wind. Un software realizzato da AIIP (Associazione italiana internet provider) ha permesso di bloccare un indirizzo IP segnalato in appena 30 minuti. E lo fa in maniera automatica. Farlo manualmente richiede tempi, persone dedicate e una marea di dati da gestire. Tutto è avvenuto nell’ambito della piattaforma Piracy Shield dell’AgCom, il Garante per telecomunicazioni. Pronto a entrare in azione. Quando? Dal 31 gennaio: da quel momento infatti sarà obbligatorio per tutti i fornitori di internet essere in grado di oscurare gli IP abusivi.

Si dovrà operare in questo modo: Dazn o Sky, ossia i detentori dei diritti, trasmetteranno i flussi video e gli IP pirata che stanno guardando illegalmente i loro contenuti alla piattaforma Piracy Shield. Questa farà un primo vaglio della segnalazione, poi ordinerà l’abbattimento del sito e l’oscuramento dell’Ip ai vari provider, ossia l’operatore che fornisce internet a quell’IP. Per soddisfare i tempi e la funzione di questa catena, è nato il software di AIIP. Con cui la procedura viene automatizzata: appena ricevuta la segnalazione, il sistema procede all’oscuramento dell’indirizzo IP. L’effetto è che chi sta guardando la partita sul pezzotto (o su una delle varie Iptv illegali) improvvisamente non vede più nulla. Game over. La prima volta in cui le tv dei pirati in Italia si spegneranno sarà nel weekend del 21 gennaio. AIIP che ha sviluppato questo strumento lo metterà a disposizione di tutti i propri associati, una serie di provider di internet subito dietro i colossi più noti (come Tim, Vodafone, Wind). Ma tutti insieme coprono 150 mila km di fibra ottica, arrivando nelle case di mezzo milione di famiglie sul territorio italiano.

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