Il modo in cui l’ex direttore sportivo Petrachi ha scelto di rompere il silenzio, più che offrire risposte, apre domande, scrive Matteo Pinci su "La Repubblica". “Avevo chiesto a Pallotta inutilmente di allontanare gli elementi che violavano i segreti dello spogliatoio e minavano i rapporti interni”, ha dichiarato ieri all'Ansa il direttore sportivo leccese. Insomma, a Trigoria c’erano spie e cospiratori, ed evidentemente ci sono ancora. I nomi l’ex ds, licenziato per giusta causa dopo un messaggio di offese all’ex presidente Pallotta, però non ne ha fatti. Solo allusioni contro quelli che “inventarono un litigio tra me e Dzeko”oppure “hanno preferito rendere pubblico l’esperimento della difesa a tre deciso da Fonseca”.
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Petrachi, j’accuse e auguri interessati a Friedkin in arrivo
L'ex ds contro chi violava i segreti di Trigoria. Il patron sbarca alla fine della settimana prossima
Per Petrachi, la lettera è soprattutto il tentativo di rimarcare di aver fatto tutto “per il bene della Roma e dei suoi tifosi”. Un messaggio neanche troppo velato ai Friedkin che saranno a Roma il prossimo weekend. E a cui ha rivolto i suoi auguri: quasi un’auto candidatura visto che la Roma cerca ancora il ds e lui, tecnicamente, è ancora a “libro paga”.
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