Mesi di accanimento terapeutico non sono bastati a rianimare un rapporto morto. Stavolta Pallotta ha deciso. La Roma è pronta a cambiare, l’era Garcia è ai titoli di coda: dopo lo strazio tollerato per 12 mesi il presidente, allineato all’umore di una città furiosa, non ne può più. Come riportato nell'edizione odierna de "La Repubblica", il giorno dopo l’ultima figuraccia l’unica novità è un ritiro a singhiozzo, una sorta di semilibertà che prevede solo di dormire tutti insieme - anche dopo la cena solidale di Natale - per avvicinarsi a Roma-Genoa di domenica. Fino ad allora non cambierà nulla, ma stavolta il destino è segnato. Da ieri sono stati avviati i primi sondaggi. I nomi? Bielsa il primo della lista, suggestione attualissima e fortemente sostenuta dal ds Sabatini. Anche se l’opportunità di prendere in corsa un guru eccentrico e dai metodi rivoluzionari convince poco. Spalletti, in grande ascesa, è la soluzione più facile, accetterebbe lo staff imposto ma lascia dubbi per i rapporti logori con l’ambiente. Lippi ha ricevuto sondaggi e telefonate da vecchi amici di Trigoria, ma l’idea non decolla e lui giura: «Non mi ha chiamato nessuno».
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Pallotta chiude con Garcia, dopo il Genoa si cambia
Mesi di accanimento terapeutico non sono bastati a rianimare un rapporto morto. Stavolta Pallotta ha deciso. La Roma è pronta a cambiare, l’era Garcia è ai titoli di coda
(M. Pinci)
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