Il superprocuratore Figc Stefano Palazzi ha tempo sino al 16 luglio per decidere sul caso Lotito-Iodice, quel famoso audio del 14 febbraio svelato da Repubblica. L'inchiesta è stata lunga e complicata: si è chiusa il 16 giugno scorso, dopo due proroghe. Da allora, Palazzi non può più fare atti ma deve solo decidere che posizione tenere (quasi certo il deferimento per entrambi). Palazzi e i suoi 007 hanno svolto molti interrogatori: ma non c'è stata tanta collaborazione. Più loquaci sono stati alcuni dirigenti di società di Lega Pro quando sono stati convocati a Napoli dai pm che indagano su Lotito (ipotesi di reato, tentata estorsione). D'altronde, come ha ricordato di recente anche lo stesso Palazzi, la magistratura ordinaria ha sistemi coercitivi che la procura Figc ovviamente non può certo avere: i testimoni (non gli indagati) sono costretti infatti a dire la verità, perché rischiano un'incriminazione per falsa testimonianza. E così, con gli atti di Napoli ora Palazzi ha materiale più che sufficiente per decidere: deve farlo un mese dopo la chiusura dell'inchiesta e comunicarlo alla procura del Coni. Se non dovesse succedere, il generale Enrico Cataldi, che dirige la nuova struttura voluta da Malagò, scriverebbe una letterina di sollecito a Palazzi. Di più, non può fare: le nuove norme di giustizia sportiva sono lacunose, e andranno riviste (ne parlerà la prossima Giunta Coni il 28 luglio, prima delle vacanze). La Figc si è lamentata perché con queste nuove regole più garantiste il lavoro si complica ancora di più, e si allunga. Ma è la stessa Figc che chiede al Coni più tempo per indagare: dai 40 giorni attuali (prorogabili con due richieste di deroga per complessivi 80 giorni) addirittura a 90. Più del doppio. Il Coni potrebbre rispondere portando le indagini da 40 a 60 giorni, ma la proroga da 80 giorni scenderebbe a 60. Si sta cercando un non facile accordo. Palazzi è molto attento ai tempi (a volte biblici) della magistratura ordinaria di cui fa parte, e questo spiega perché certi indagini non finiscono mai. Cataldi, da ex generale dei Carabinieri, vorrebbe invece che la giustizia sportiva fosse più rapida. Chi ha ragione?
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Palazzi e il caso Lotito (si decide entro il 16…)
Quel famoso audio del 14 febbraio tra il presidente della Lazio e Iodice: il superprocuratore Figc Stefano Palazzi ha tempo sino al 16 luglio per decidere sul caso
Marcello Lippi presidente Figc? Ma chi lo voterebbe?
Marcello Lippi, il ct mondiale (2006) al posto di Carlo Tavecchio? In occasione di una premiazione è stato buttato lì il nome del grande tecnico come possibile futuro presidente Figc. L'ad della Juve, Beppe Marotta, ha spiegato: "Marcello ha tutto per guidare la Federazione, è stato in grandi club, ha lavorato all'estero, è conosciuto e apprezzato a ogni livello, di questo ambiente conosce ogni cosa. Potrebbe essere l'uomo giusto. Ci sto". E poi ha aggiunto: "Il sistema va rifondato, soprattutto a livello di Lega. Ma chi ha i numeri ha sempre ragione e noi non facciamo parte della maffioranza". Ipotesi suggestiva quella dell'ex ct: ma ne avrebbe la capacità, la competenza? E poi, le Leghe (Dilettanti, Lega Pro) lo voterebbero? Non credo proprio. Inoltre, Lippi accetterebbe di prendere solo 1440 euro al mese? Restiamo alla realtà: Tavecchio si ricandida il prossimo anno per il secondo mandato . Chi lo sfida? Albertini è stato bruciato lo scorso anno: si ripresenta? Abodi ha una tentazione, ma prima vorrebbe "passare"dalla Lega di serie A (che ne pensa Lotito?). Tommasi è un ex calciatore (ex per modo di dire) che dirige con mano ferma il sindacato: ma la Lega di A lo appoggerebbe? Difficile. E allora?
Barriere allo stadio Olimpico: il prefetto Gabrielli ci ripensa...
Una decisione che non era piaciuta a nessuno: il prefetto di Roma, Gabrielli, aveva stabilito che per disputare il prossimo campionato Roma e Lazio avrebbero dovuto adeguare lo stadio Olimpico. Come? Con la segmentazione delle curve, mettendo delle barriere (pur amovibili) per evitare lo scavalcamento da un settore all'altro. Una decisione che aveva preso tutti di sprovvista: le due curve avrebbero perso migliaia di posti, l'Uefa è contro le barriere, solo il Coni (con il suo rappresentante Diego Nepi) si era opposto durante la riunione in Prefettura. Ma adesso si sta frenando: la Roma, con il dg Mauro Baldissoni, si è mossa. Tra l'altro il club giallorosso ha già iniziato la campagna abbonamenti e venduto 20.000 tessere: un bel guaio se la curva Sud dovesse cambiare volto adesso. La questura di Roma era stata presa alla sprovvista dalla decisione di Gabrielli, inoltre sia l'Osservatorio che il Coni puntano su una migliore videosorveglianza. Più tecnologia, insomma, e meno barriere. Ora verrà fatto uno studio di fattibilità: per la segmentazione delle curve bisognerebbe abbassare i gradini e prevedere più stewards. Ma chi paga? In materia, Lotito non si è ancora pronunciato (almeno ufficialmente) ma pare che Gabrielli che, forse conosce poco la materia, faccia un passo indietro e rinunci almeno alle barriere. Intanto sono praticamente conclusi i lavori della commissione voluta dal ministro Alfano e dal n.1 Figc, Tavecchio: niente misure nuove come lo scorso anno ma un protocollo d'intesa che prevede maggiore attenzione anche da parte dei club.
Mondiali di scherma, la Vezzali tenta il miracolo per Rio 2016
Ad una settimana dall'inizio dei campionati del mondo assoluti Mosca 2015 di scherma, la Federazione Internazionale ha reso ufficiali le classifiche di ogni singola specialità, alla luce dei punteggi acquisiti da ciascun atleta non solo nelle prove di Coppa del Mondo e nei Grand Prix svoltisi durante la stagione 2014-2015, ma anche di quanto maturato nell'ambito dei rispettivi campionati continentali. L'Italia guida i ranking di fioretto femminile individuale e di spada femminile a squadra. Tra le fiorettiste, Arianna Errigo è la leader del ranking mondiale con 274 punti, seguita al secondo posto da Elisa Di Francisca, distanziata di soli 10 punti. Sesto posto per Valentina Vezzali ed ottavo per Martina Batini. Per Rio 2016 ci sono due soli a posti a disposizione, non essendoci più la gara a squadre dove l'Italia domivava con il Dream Team (vedi Londra 2012). La Vezzali tenterà il miracolo: per ora la politica può attendere... Nel fioretto maschile, invece, Andrea Cassarà è il migliore degli italiani occupando la terza posizione nel ranking internazionale con 169 punti, seguito al quinto posto da Daniele Garozzo. Nella spada maschile, Enrico Garozzo è secondo al Mondo con 168 punti, preceduto solo dal francese Gauthier Grumier. Rientra tra i primi sedici del ranking, occupando la quattordicesima posizione, anche Paolo Pizzo. Secondo posto nella classifica mondiale anche per Rossella Fiamingo. La campionessa del Mondo di spada femminile infatti è distanziata solo di 10 punti dalla leader del ranking, l'ungherese Emese Szasz. Per ciò che concerne la sciabola maschile, Aldo Montano e Diego Occhiuzzi sono i due azzurri esentati dal turno preliminare, dato che occupano rispettivamente la settima e la tredicesima posizione nella classifica mondiale. Nella sciabola femminile, invece, settima posizione per Rossella Gregorio. Nelle classifiche a squadre, l'Italia guida il ranking di spada femminile, mentre è seconda in quella di fioretto femminile. Terza la squadra azzurra di sciabola maschile, mentre nel fioretto maschile gli azzurri sono al quarto posto. Nella sciabola femminile, l'Italia è in quinta posizione, mentre la Nazionale di spada maschile occupa l'ottavo posto nel ranking mondiale.
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