Ci vorranno i tempi tecnici ma le barriere nelle curve dello Stadio Olimpico saranno rimosse. Probabilmente entro febbraio, come scrive Goffredo De Marchis su La Repubblica.
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Olimpico, il governo toglie le barriere
Il ministro dello Sport Lotti chiama Spalletti e dice: "Via entro febbraio". Totti: "L'appello per tornare ai tifosi lo faccio io"
Erano state messe nel 2015 su ordinanza del Viminale per evitare i cambi di posto e controllare meglio, attraverso la videosorveglianza, i settori del tifo organizzato. Decisione che provocò la protesta delle tifoserie di Roma e Lazio lo sciopero delle quali ha colpito duro i due club. In questi due anni ci sono state tante battaglie e contestazioni verso il prefetto di allora Franco Gabrielli (oggi capo della polizia) e il continuo pressing sui vertici societari per un ritorno alla normalità.
Il dossier anti-barriere è stato gestito dal neoministro dello Sport Lotti il quale, appena insidiato, ha istruito la pratica per porre fine a quella che definisce "una follia", dialogando prima con Minniti e poi con le due società per capire i margini della "liberazione".
Nella vicenda hanno recitato un ruolo fondamentale i dirigenti, ma ancor più Luciano Spalletti e Francesco Totti. Il rapporto tra Lotti e Spalletti è di amicizia e la politica non c'entra. Lotti ha giocato nel Certaldo, paese natale di Spalletti, e conosce da tanto tempo il tecnico giallorosso che ha chiesto al ministro di prendere in mano la vicenda, di cercare una soluzione, di riportare i tifosi allo stadio. Lotti ha parlato anche con Totti. Il capitano della Roma gli ha promesso: "L'appello ai tifosi per tornare all'Olimpico lo faccio io!".
Ora si limano i dettagli. Il ministro è stato chiaro con Baldissoni e Lotito: "Al primo casino rimettiamo le barriere". Come per dire che le società dovranno prendersi qualche responsabilità.
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