C’era una volta l’Olimpico delle bandiere e delle coreografie, degli sfottò e delle file ai botteghini pure prima di un derby da metà classifica. Ora l’immagine è quella surreale dell’ultima sfida, Roma-Lazio per pochi intimi, nemmeno trentamila persone. Mentre in quindicimila si scambiavano “like” e commenti via social nella partita virtuale, allo stadio restava soltanto l’assordante rumore del silenzio.
rassegna stampa roma
Olimpico deserto, la partita è virtuale
L’immagine è quella surreale dell’ultima sfida, Roma-Lazio per pochi intimi, nemmeno trentamila persone. Mentre in quindicimila si scambiavano “like” e commenti via social nella partita virtuale, allo stadio restava soltanto...
Come riportato nell'edizione odierna de "La Repubblica", il calcio a Roma, almeno dal vivo, non attira più: meglio accomodarsi sul divano e ridurre la propria passione a commenti di pancia da affidare all’etere. Ma radio e programmi coloriti c’erano anche prima, quando lo stadio esplodeva di colori e di emozioni (pure per qualche petardo, va detto). Oggi invece l’Olimpico è abbandonato alla depressione: in un anno Roma e Lazio hanno perso 10.500 spettatori a partita. I due club insieme superano il milione di follower su twitter ma solo nell’ultima estate hanno detto addio a 5.923 abbonamenti, quasi il doppio (10.278) negli ultimi sei anni.
Pallotta fatica a nascondere la propria preoccupazione: per il disamore della gente verso la squadra, per gli scioperi dei tifosi che incidono sugli affari del club ma soprattutto sull’umore dei calciatori più importanti. Quanto passerà allora prima che Dzeko o Felipe Anderson si guardino intorno e dicano sconcertati: «Ma dove m’avete portato?».
(G.Cardone/M.Pinci)
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