Nonno Francesco giura che non lo sapeva, e neanche ci aveva pensato che poteva diventare il giocatore più anziano a segnare in Champions. Ci pensava, forse, il City, che aveva provato a esorcizzare la paura con un tweet ufficiale velenoso per il capitano («Diamo il benvenuto a una leggenda che non ha mai segnato in Inghilterra ») e invece s’è portato jella da solo («C’è sempre una priva volta», aveva infatti risposto la Roma). Da ieri, Totti ha un nuovo record: a 38 anni e 3 giorni, è il più vecchio marcatore di Champions.
rassegna stampa roma
Notte da 10, vendetta sugli sfottò del City: “Ai primati non penso, ma il pari è stretto”
"È un pari che ci va stretto, le occasioni nitide le abbiamo avute noi, potevamo vincere. Siamo andati subito in svantaggio sul rigore, c’è stata una reazione da grande squadra e non era semplice, perché di fronte avevamo una delle più forti...
Battuto Ryan Giggs (37 anni e 289 giorni), resta da inseguire il mito di Puskas (38 anni e 170 giorni), ma in Coppa dei Campioni. «Sinceramente no, non ci pensavo — sorride Totti, alla fine — . Come ho sempre detto, bado più alla squadra che a me stesso, i record personali passano in secondo piano. Ma poi quando la squadra ti aiuta a fare gol, tutto diventa più semplice». Insaziabile, Totti non s’accontenta del gol e del punto: «È un pari che ci va stretto, le occasioni nitide le abbiamo avute noi, potevamo vincere. Siamo andati subito in svantaggio sul rigore, c’è stata una reazione da grande squadra e non era semplice, perché di fronte avevamo una delle più forti d’Europa. Abbiamo dimostrato il nostro valore giocando a pallone e per questo abbiamo fatto una grande partita».
È un risultato che sfama l’autostima e muta l’aritmetica del girone. Totti però frena: «Non cambia niente, abbiamo un obiettivo che è passare il girone, ma sappiamo che non è semplice perché ci sono Bayern e City che sono alla nostra altezza, se non di più. Ma se giochiamo così, in questa maniera, possiamo mettere in difficoltà chiunque».
© RIPRODUZIONE RISERVATA