Otto minuti. E venticinque che ne riportava dall'esordio contro la Salernitana sono bastati a Renato Sanches per segnare il primo gol con la maglia della Roma, scrive Marco Juric su La Repubblica. In totale surplace, causa un'Empoli tramortito dal rigore sanguinoso di Walukiewicz (trasformato da Dybala) dopo 32 secondi di partita. Giocando al piccolo trotto in mezzo al campo. Al portoghese è bastato servire sulla corsa Kristensen, buttarsi dentro l'area e colpire di testa. Un'azione di calcio, qualcosa che da maggio scorso non si vedeva con la Roma. Se la stagione della Roma doveva obbligatoriamente ripartire da una vittoria contro l'Empoli, quella di Renato Sanches si pensava dovesse attendere qualche giorno in più. Dopo l'infortunio del 20 agosto scorso, il portoghese sembrava rientrato nel tunnel oscuro degli infortuni che lo hanno falcidiato negli ultimi sette anni. Quasi tre settimane di terapie a Trigoria lo avevano rimesso in piedi solo giovedì. Due allenamenti con la squadra e convocazione più di incoraggiamento che di convinzione. Poi l'infortunio di Aouar in mattinata gli ha aperto le porte di una maglia da titolare.
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La Repubblica
Non solo Dybala e Lukaku, goleada nel segno di Sanches
Il portoghese, all'esordio come titolare, segna e lascia il segno
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