"È questo il tuo Colosseo, noi saremo il tuo popolo". Era iniziata così la prima di Romelu Lukaku davanti ai suoi nuovi tifosi, scrive Marco Juric su La Repubblica.Con una presentazione scenica ma sobria, in pieno stile societario. Sembrava l’incipit di qualcosa di grande, in realtà è rimasto l’unico sussulto di una serata da dimenticare per la Roma. Sconfitta 2-1 dal Milan (ininfluente il gol nel recupero e in superiorità numerica di Spinazzola) e in piena crisi di identità, di gioco e di risultati. Oltre al non gioco, la Roma sembra aver totalmente perso la compattezza difensiva che l’aveva resa competitiva, almeno in Europa.
La Repubblica
Nel black out contro il Milan brilla solo la luce di Lukaku
E a poco è servito l’ingresso in campo al 70’ di Lukaku, ancora lontano dalla forma fisica migliore. Ma sono bastati sessanta secondi al belga per toccare il primo pallone e creare la prima apprensione a Maignan. Romelu Lukaku è entrato all’Olimpico in solitaria un’ora prima del calcio d’inizio. Annunciato come un gladiatore, il belga ha prima salutato il pubblico e poi è andato al centro del campo ricevendo il tributo di tutto lo stadio. Una cornice bellissima di amore e fede. Peccato che il quadro visto in campo sia stata l’ennesima tela bianca di questa stagione.
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