Spazzata via la Juventus, incartate nei loro stracci di mercato le milanesi, resta un solo anti-Napoli. E' più pericoloso, vicino, sfaccettato: è la Roma, scrive Gabriele Romagnoli su La Repubblica.
La Repubblica
Mourinho ultimo ostacolo per Spalletti
È Roma, con la sua eterna (quella sì) capacità di irridere tutto e tutti anche dal basso, credendosi dall'alto. È Mourinho con il suo piano B, un'altra magia minore, che passa per Napoli. Nell'anno in cui sembrano destinate a interrompersi l'egemonia del Nord, la sequenza Juve-Inter-Milan e l'ineluttabilità degli effetti della ricchezza. non è così paradossale che esploda quest'altra rivalità.
La Roma avrà un solo Dybala, ma il Napoli non ne ha 11 e neppure 8 o 7, tuttalpiù 2 (Kvara e Osimhen). Il suo allen-attore avrebbe dedicato la cura necessaria per ottenere quanto hanno dato a giocatori come Elmas, Mario Rui o Rrahmani? E dopo la sfida di campionato del 29 gennaio potrebbe esserci quella dei quarti di Coppa Italia.
Mentre le mille tv private di Napoli sono ormai in adorazione di Spalletti, le altrettante radio di Roma, diffondono crescenti dubbi su Mourinho. Non gli basta più un nemico, gli ci vuole un risultato. Una coppa che possa indicare come un Sacro Graal. Nel suo linguaggio il bersaglio è individuabile dalle difficoltà che evoca per centrarlo. Se dice che "la Coppa Italia è ingiusta perché il meccanismo sfavorisce i più deboli" vuol dire "se la prendiamo è come una Champions".
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