Una pioggia di cori razzisti. A ricordare come Roma, oggi, abbia un problema, scrive Matteo Pinci su La Repubblica. Stavolta è toccato a Dejan Stankovic, serbo di Belgrado, ex laziale ed ex giocatore di Mourinho nell'Inter del Triplete, diventare bersaglio di un urlo vergognoso, esplicitamente razzista: "Sei uno zingaro". José Mourinho, probabilmente disgustato da quel trattamento rivolto a un collega che adora, ha chiesto con un gesto vistoso ai suoi tifosi di finirla. "Un mio amico non si tocca". "Ringrazio José, ma non mi offendono, io sono fiero di essere zingaro", la risposta orgogliosa di Stankovic.
La Repubblica
Mourinho ferma gli ultrà razzisti: “Non si toccano i miei amici”
Si potrebbe parlare del ritorno alla vittoria dopo due sconfitte con Sassuolo e Lazio, o dell'aggancio in classifica all'Inter a 50 punti, che riporta la squadra in quota Champions League. Invece a due settimane dal derby degli orrori, dei cori antisemiti nella curva laziale e della bandiera che evocava la Wehrmacht in quella romanista, bisogna parlare di altro. Di un coro rumorosissimo: difficile che i delegati della Procura federale non l'abbiano sentito, in fondo i romanisti avevano fatto lo stesso un anno fa contro Ibrahimovic: stesse parole. In quel caso se l'erano cavata: una giornata di squalifica del campo sospesa con la condizionale. La procura della Figc spesso indaga, ma a volte ci si chiede che fine facciano le indagini.
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