La Roma è stanca dopo gli impegni di Conference League, troppo ravvicinati rispetto a quelli di campionato: solo una volta i giallorossi hanno giocato di lunedì, scrive Marco Juric su La Repubblica. Il calendario conferma la tesi, diventata refrain solenne per giustificare prestazioni insufficienti, almeno nelle parole dei calciatori, come nel caso di Pellegrini dopo Udinese-Roma. Mourinho non si è mai appellato a questo alibi, che dopo l'ultimo pareggio ha detto: "Anche io sono un po’ stanco, ma la sento dopo la partita. Qualche giocatore l’ha sentita prima e non sono soddisfatto di questo". Il ruolino stagionale dice che nei 9 turni di campionato post-Conference sono arrivate 5 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte, un ritmo d'alta classifica. La media punti dei giallorossi in campionato nel periodo senza coppa europea è di 1,55 a partita, poco più alto rispetto a quello globale di 48 punti in 29 partite. Nel mese di gennaio la Roma ha giocato 13 partite, meno di tutte le altre big di Serie A, senza Coppa Italia e playoff europeo. Giovedì arriva il Vitesse e il passaggio del turno è quasi obbligato, senza calcoli, nonostante il derby a 72 ore di distanza, un altro match da vincere quasi a ogni costo.
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La Repubblica
Mourinho e le troppe partite. Così cade l’alibi della stanchezza
Il ruolino stagionale dice che nei 9 turni di campionato post-Conference sono arrivate 5 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte
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