La Roma perde il quarto derby dell'era Mourinho e viene eliminata dalla Coppa Italia. Ma le prime parole del suo allenatore al fischio finale sono sul Var e sulla generosità dei rigori moderni. Impossibile per il portoghese spiegare l'ennesima sconfitta stagionale arrivata dopo cento minuti di non calcio. Possibile invece nascondersi dietro i soliti alibi. “Abbiamo delle grandi difficoltà e lottiamo sempre per superarle. Ma oggi perdiamo la partita per un rigore del calcio moderno”. Il giovane Huijsen, suo malgrado, è colpevole del fallo da cui nasce il rigore di Zaccagni. Inseperienza ed emozione che in una partita come il derby, solitamente, chiedono il conto. Mourinho lo solleva da ogni responsabilità: "Un bambino top, come giocatore e come persona. Che merita questa opportunità". Lui sì, probabilmente i tifosi della Roma no. Almeno contro la Lazio. Alla fine tra giustificazioni, proteste e risse la Lazio vola in semifinale e Roma che per il quinto anno consecutivo esce ai quarti. Gettando al vento il primo obiettivo stagionale.
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La Repubblica
Mou se la prende con l’arbitro ma salva Huijsen: “Bambino top”
Il giovane Huijsen, suo malgrado, è colpevole del fallo da cui nasce il rigore di Zaccagni
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