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rassegna stampa roma

Mister finto ma insulti veri: su Tognazzi il fuoco ultrà

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Social impazziti. L'attore: "Si passa senza mediazione dalla critica all’insulto diretto: una cosa insopportabile"

Redazione

Sono nato a Velletri e cresciuto nella capitale, con una fede calcistica diversa da quella dei miei compagni, tutti romanisti e laziali. Conoscendo Roma ritengo impossibile che 'Speravo de morì' prima non dia vita a polemiche soprattutto per la rappresentazione di Luciano Spalletti”. Gianmarco Tognazzi era stato facile profeta parlando della serie Sky su Francesco Totti diretta da Luca Ribuoli. Nel ruolo di Spalletti, l’ultimo allenatore del campione ha scatenato le reazioni dei tifosi, scrive Silvia Fumarola su "La Repubblica". Social impazziti, una pioggia di insulti. Lo ha raccontato l’attore a Rete Sport. "I social hanno anche un parere molto positivo. Ma si passa senza mediazione dalla critica all’insulto diretto: una cosa insopportabile. È la degenerazione di ogni forma di rispetto e senza regole d’ingaggio".

Gli insulti diventano personali: "Si racconta il punto di vista di Totti. Ritengo Spalletti un grandissimo allenatore, ho cercato di tirare fuori la sua umanità e il suo disagio in quella situazione. Ho cercato di dargli anche un minimo di protezione. Se avessi avuto l’opportunità di confrontarmi con lui, magari mi avrebbe dato una visione diversa dell’accaduto e sarei entrato in crisi. Non mi piaceva l’idea dell’antagonista, del cattivo. Ho voluto approfondire la filosofia calcistica, anche se è vero che nella sua prima esperienza alla Roma aveva messo Totti al centro".