“Mi sono vergognato di loro. Nel primo tempo abbiamo avuto solo c…o. E non parliamo di tattica, ma di atteggiamento: non possiamo arrivare a giocare qui in quel modo“. Basta questa istantanea di José Mourinho per raccontare le difficoltà che la sua Roma ha incontrato nella prima frazione di gioco contro la Juventus, scrive Andrea Di Carlo su La Repubblica.
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“Mi sto vergognando di voi”. Così Mourinho ha cambiato la partita
È bastato poi un lampo nel secondo tempo per scacciare i fantasmi del passato, di una tradizione negativa all’Allianz Stadium che sembrava non voler lasciare scampo alla Roma ancora una volta.
E invece, dopo ben 60 minuti di sofferenza, apnea e poca lucidità di gestione del pallone, arriva la giocata che risolve la sfida e regala un punto prezioso alla squadra dello Special One. L’angolo avvolgente di capitan Pellegrini, la girata acrobatica di Dybala che torna “a casa” e regala l’assist (50esimo in Serie A) per il primo gol stagionale di Tammy Abraham: con il colpo di testa che supera Szczesny, l’inglese riscuote il credito che aveva con la fortuna, dopo il gol annullato nella sfida dello scorso anno nell’impianto torinese.
Ma è un punto frutto anche di un’intuizione tattica del portoghese che, dopo le enormi difficoltà iniziali, ha stravolto la squadra. Nel primo tempo non funziona nulla o quasi. Se a questo aggiungete che dopo 76 secondi Vlahovic ha già segnato, l’inizio è da film horror. Il portoghese vede la squadra in bambola, all’intervallo lascia negli spogliatoi Mancini e Spinazzola, cambiando copione tattico alla gara e ridisegnando la squadra. Con la retroguardia a quattro, la Roma guadagna campo, Matic sale in cattedra e gli strappi di El Shaarawy riescono finalmente a dare profondità alla manovra giallorossa.
L’analisi della gara dello Special One è durissima: “Nell’intervallo ho detto loro che mi sono vergognato di essere il loro allenatore. A Foti (il suo vice) ho detto di pregare per finire con il risultato di 1-0 il primo tempo, sarebbe stato un risultato fantastico. Ma non abbiamo avuto meriti, siamo stati solo fortunati a finire così. La prima costruzione dal basso piena di errori, è stata dura togliere Mancini, perché secondo me i tre difensori sono stati vittime di un gioco orribile dei quinti e dei mediani”.
Nel secondo tempo si vede in campo un’altra Roma, ma lo Special One lamenta il peso della assenze di Zaniolo, Wijnaldum e di…Belotti.“Avevo una panchina con poche soluzioni offensive, senza Zaniolo, Wijnaldum e uno che può arrivare nelle prossime ore, che può stimolare Abraham a fare meglio“.
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