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Mal di testa Inter: la capolista frena con la Roma

LaPresse

I giallorossi, dopo il prezioso pareggio contro la capolista, prepareranno la partita di giovedì di Europa League contro il Wolfsberg

Redazione

Nella prima partita davvero noiosa dell’era Conte, contro una Roma ordinata ma soporifera, l’Inter ha sprecato l'occasione di allungare sulla Juve. Volendo trovare il buono della serata l’Inter arriva alla sfida di martedì contro il Barcellona con un po’ di fiato in più. Dal punto di vista della Roma, la partita ha portato pur sempre un pareggio a casa della capolista, ottenuto con il minimo sforzo. Come si legge su La Repubblica nel primo tempo Inter e Roma hanno messo in campo una loro versione frenata, complice l’esercito degli infortunati, cui si sono presto aggiunti Santon e Candreva: il primo uscito per un dolore alla coscia, il secondo alla schiena. Con Dzeko in panchina, la Roma si è trascinata in un possesso palla svogliato e sotto ritmo, con ragnatele di passaggi rotte da tocchi sbagliati o terminate in soluzioni di Zaniolo, unica punta fuori ruolo. L'Inter, lunga in campo, ha risposto difendendo basso e tentando di servire i due lì davanti in contropiede. Lukaku le cose migliori le ha fatte servendo prima Brozovic, che ha sprecato a due passi da Mirante, poi di testa Lautaro, che l’ha toccata di mano. Dopo tre minuti del secondo tempo, l'Inter ha dimostrato di essere viva: De Vrij, Lautaro, Borja Valero e la zampata di Vecino, a cui si è opposto Mirante con la prima vera parata della partita. Ma è stata una vampata, un’eccezione nella trama lenta di una partita al risparmio, diventata nervosa a metà del secondo tempo, quando prima Godin poi Lazaro hanno risolto con inutili falli contrasti facili, facendosi ammonire come ha fatto Mancini, con un’inspiegabile mossa di judo su Lautaro. I giallorossi, oltre a tifare Juve per evitare la fuga della Lazio in ottica Champions, devono sbrigare la pratica Wolfsberg e proseguire il cammino in Europa League. La buona notizia per la Roma a San Siro, oltre alla prodezza di Mirante, sono le prestazioni di Pellegrini e, efficace negli anticipi su Lukaku e mai in difficoltà nei contrasti fisici.