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M.Mauro: “Roma-Juve, vedo favorita la squadra di Garcia”

Psicologicamente questo tipo di gare sono a vantaggio di chi insegue, è più facile trovare intensità e cattiveria agonistica ideali

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"Siamo dunque giunti a Roma-Juventus. - dice Massimo Mauro nella sua rubrica Visti dall'Ala - Nove punti di distacco sono tanti e questo toglie un po' di pathos a una sfida che però resta la partita dell'anno. L'appuntamento è importante soprattutto per la Roma, all'ultima occasione per ridare slancio al suo campionato: una vittoria potrebbe riaprire il sogno di vincere lo scudetto, in caso contrario i giochi sarebbero ovviamente chiusi. Non faccio pronostici, ma una piccolissima percentuale di vantaggio (1%, non di più) la do proprio alla Roma. Psicologicamente questo tipo di gare sono a vantaggio di chi insegue, è più facile trovare intensità e cattiveria agonistica ideali. La Juve poi non avrà Pirlo, e potrebbe anche non esserci Pogba: significa non solo meno qualità, ma anche meno quantità.

C'è però per i bianconeri il rovescio positivo della medaglia: possono infatti giocare per due risultati su tre, gestire la tattica di gara pensando che un pareggio praticamente significherebbe scudetto. Penso che Allegri potrebbe ripetere la stessa gara fatta con il Dortmund in Champions. In campionato la Juve è la squadra da battere, quella di riferimento, è abituata a fare la partita. In coppa invece il pallino è stato deliberatamente lasciato al Borussia: è stato scelto il contropiede e la vittoria - sia pure per 2-1- ha dato ragione. Altro fattore: la Juve ha giocato martedì, quindi ha avuto due giorni in più di riposo rispetto alla Roma, che impegnata giovedì a Rotterdam, ha pure viaggiato.

La Roma però proprio contro il Feyenoord si è ritrovata, facendo una partita ottima in una situazione difficile. Gervihno è tornato ai suoi livelli abituali, ora serve De Rossi, un giocatore che se fa prestazioni ottimali può fare la differenza. Keita e Nainggolan sono bravi, ma De Rossi è di bel altro spessore. E' lui che con la Juve deve prendere sulle spalle la Roma: non deve ricevere fiducia dagli altri, è lui che la deve dare. E poi c'è Totti: se tutti faranno la loro parte consentendogli le giocate di prima che lui sa fare la squadra di Garcia potrà fare bene.

Uscendo da Roma-Juve, vorrei spendere qualche parola sull'assurda telenovela del Parma, che ogni giorno ci riserva delle 'novità'. Si continua a voler ascoltare i motivi del dottor Manenti. Che dire? Ormai è difficile giustificare il comportamento di tutte, nessuna esclusa, le componenti della federazione. Una cosa sola è certa: la lotta per la salvezza è inficiata".