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Luis vede la Champions: “Ma serve più continuità”

(repubblica.it – M. Pinci) – Cinque gol, tre punti, e il terzo posto tornato lontano soltanto quattro punti. Abbastanza per far tornare il sorriso sul volto di Luis Enrique, abbronzatissimo dal sole di Trigoria e di oggi...

Redazione

(repubblica.it - M. Pinci) - Cinque gol, tre punti, e il terzo posto tornato lontano soltanto quattro punti. Abbastanza per far tornare il sorriso sul volto di Luis Enrique, abbronzatissimo dal sole di Trigoria e di oggi all'Olimpico, in un pranzo domenicale dolce abbastanza da far sperare anche per il futuro romanista: "Continuiamo a credere al terzo posto".

"CREDIAMO AL TERZO POSTO, ABBIAMO IL DOVERE DI PROVARCI" - Non sorprenda che il tecnico romanista esca allo scoperto in questo modo. In passato era stato chiaro, spiegando che la classifica avrebbe iniziato a vederla soltanto "nelle ultime dieci partite". Adesso ne mancano otto, e la Roma fa i conti con i propri obiettivi. "Continuiamo a credere a questa possibilità di arrivare terzi - spiega - e dobbiamo crederci finché ne avremo la possibilità. Abbiamo l'obbligo di provarci fino alla fine, siamo in sei a giocarci il terzo posto". Anche perché il calendario offre un'occasione ghiottissima: "Dopo il Lecce abbiamo due gare in casa contro un avversario diretto come l'Udinese e con la Fiorentina. Stiamo meritando di essere ancora in corsa. Se davanti a noi non stanno molto avanti a noi vuol dire che non hanno fatto molto più di noi". Non sorprenda l'eccesso di ottimismo: la Roma a Luis è piaciuta e non lo nasconde: "Oggi era indubbiamente una partita difficilissima per orario e caldo, e pure perché l'avversario stava facendo grandi risultati. La squadra ha fatto tutto per vincere la partita, loro non prendevano gol da 270 minuti e oggi ne abbiamo fatti 5. Si deve migliorare sempre, ogni settimana. Ma oggi la squadra ha meritato di vincere e sono soddisfatto. Siamo stati bravi". Applauso particolare a Marquino, il protagonista inatteso che ha rimesso in sesto, nel primo tempo, la gara iniziata male: "Marquinho ha tantissima gamba - sorride l'allenatore asturiano - ha capacità d'inserimento, ha un calcio potentissimo. È stato un grandissimo rinforzo di mercato ed è in un grande momento di forma". E allora, parola a Marquinho: "Sono contento di essermi tolto il peso del primo gol, che dedico alla mia famiglia e alla mia fidanzata": Sette gare, sempre in crescita, fino a oggi: "Cerco sempre di migliorare: ho fatto i 90 minuti sia oggi che contro il Milan e sto ritrovando forma e ritmo di gioco. Non mi siedo sugli allori, voglio sempre migliorare e correre di più". Correre verso il terzo posto, per esempio. In fondo, Luis Enrique è stato chiaro, anche se De Rossi respinge i proclami: "La classifica dice che siamo in corsa, ma siamo qui a dire sempre le stesse cose. Ci sono tante squadre in lotta per il terzo posto. Sicuramente non è finita la corsa anche se dopo il derby sembrava cosi". Per lui, quasi un debutto da centrale, nonostante l'esperienza fatta sempre all'Olimpico, contro la Juventus: "E' stata una cosa nuova, quella volta difendevamo tutti insieme, oggi partivano in contropiede da tutte le parti e faticavo a prendere le distanze. Sul gol mi sono fatto anticipare, ma Caracciolo ha fatto un grande gesto, poi l'abbiamo gestita abbastanza bene. Devo ringraziare Kjaer che mi ha aiutato e ha fatto una grande partita". Anche otti, sul proprio sito, sorride: "Un forte segnale di crescita, in questi momenti si può valutare la maturità di una squadra, da come reagisce dopo aver preso un gol". Un segnale anche per il futuro.