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Un rigore sbagliato. Ritenta. Fallo ancora. Sbaglia di nuovo. Uno, due, tre. Una Roma inconcludente e inconsistente, insicura e infelice, riesce a fare quello che è difficile immaginare: fallire dove si è fallito. Tre tiri dal dischetto sprecati in una volta. Succede al minuto 81 contro il Lille, la squadra di Gasperini sotto di un gol può rimediare con un penalty: Dovbyk calcia malissimo alla sinistra del portiere, che respinge; ma va ripetuto e Dovbyk va in fotocopia, stessa parata. Terzo rigore, va Soulé: altro angolo, stesso epilogo. Lo scrive Silvia Scotti su La Repubblica. Alla fine Gasperini, che già all'Atalanta non era fortunato con i tiratori scelti: "Mai vista una cosa del genere. Non siamo stati forti nello sfruttare le opportunità ma da queste partite si esce con qualcosa in più". Un episodio mai visto che dice tutto: la Roma è fragile, insicura e non sa fare gol. L'avversario è più sicuro e organizzato, ha più qualità nel primo palleggio e più soluzioni. La Roma ha molti confini e non sa difenderli.
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