Non c’è bisogno neppure dell’ingresso salvifico del ragazzo quarantenne col numero 10, che stavolta rimane a bordo campo a cuocere in un riscaldamento infinito, finché si immalinconisce nell’attesa. Sarà per la prossima volta, capitan Totti. La Roma stasera si basta da sé, è terza: per Luciano Spalletti, che alla fine corre ad abbracciare Manolas, è quasi un giorno perfetto in una partita altamente imperfetta, per non dire sgangherata. Nel primo tempo, scrive Sorrentino su La Repubblica, ci sono 22 tiri in porta totali, record per questo campionato, segnale di difeseallegre e di assetti improbabili. Dalla mediocrità dell’Olimpico, chi esce a pezzi è l’Inter, ora davvero in crisi. Gli errori di De Boer a Roma sono evidenti, come quello di consegnare Santon alle volate di Salah, o come l’incomprensibile ingresso di Jovetic, 18 minuti giocati fin qui, che è un fantasma e commette pure l’inutile fallo da cui nasce la punizione del 2-1 romanista. Qualcuno svegli De Boer, e ponga rimedio al disastro incombente, oppure si comincino a fare valutazioni serie. È bastata una Roma approssimativa, solo più concentrata, e persino senza Nainggolan, per disporre dell’Inter.
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Le illusioni esaurite di Roma-Inter, senza Totti si può
Difese ballerine e tanto spettacolo: la spuntano i giallorossi 2-1, ora la crisi dell'Inter è più viva che mai
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