Ricompensato con la presidenza di Acea dalla sindaca VirginiaRaggi, per il suo lavoro sullo stadiodellaRoma, LucaLanzalone fin dal suo arrivo nella Capitale ha raggranellato potere e credibilità, proponendo soluzioni a problemi spinosi per il Campidoglio: dall’Atac, con la «proposta di concordato», a Multiservizi, «con la gara a doppio oggetto». Una versatilità tale che lo ha fatto ambire ad incarichi di ben altro spessore. Come riportato nell'edizione odierna de "La Repubblica", l’avvocato genovese, a distanza di qualche settimana dalla formazione del Governo, grazie alle sue entrature nel M5s, si sentiva in pole position per occupare caselle importanti: "Se potessi avere influenze sulle nomine penso prima a te, poi a quelli dello studio e se avanza a chi offre di più", scrive Lanzalone in una chat dello scorso maggio al suo collega di studio Luciano Costantini. Il dettaglio è inserito nelle carte dell’inchiesta sul giro di mazzette elargite dal costruttore Luca Parnasi in favore di politici di Forza Italia, Pd e M5s, per portare avanti senza intoppi la realizzazione della struttura a Tor di Valle. "A me avevano messo sulla partita delle nomine. Poi hanno deciso di sospendere tutto per concentrarsi solo sul Governo — prosegue Lanzalone — (Così si sono persi una ventina di nomine; io ho piazzato un sindaco in Leonardo). Se non fanno ripartire quel tavolo non posso far nulla. Bisognerebbe sentire Alfonso (il ministro Bonafede ndr)".
rassegna stampa roma
Lanzalone pigliatutto: “Le nomine? Prima a noi, poi a chi offre di più”
Così il presidente di Acea si rivolgeva al suo stretto collaboratore dopo la formazione del neo governo guidato dai grillini
(F. Salvatore)
© RIPRODUZIONE RISERVATA