In giorni come questi, l’Europa League pare quasi una camera di decompressione. Perché il livello di tensione a Trigoria, scrive Pinci su La Repubblica, è altissimo. Soprattutto da domenica, quando l’Atalanta s’è presa la partita e i 3 punti in pieno recupero. Non era la prima volta che la Roma cedeva nel finale, è successo già altre 3 volte: Cagliari, Fiorentina, e Austria Vienna. Ritrovarsi nella stessa situazione a Bergamo, dove la follia suicida dell’ultimo istante ha toccato forse l’apice e portato a 8 punti il conto del tesoretto gettato via negli ultimi 10’ (nelle ultime 6 gare della stagione scorsa 8 erano invece i punti recuperati negli ultimi minuti), ha minato pure l’umore del tecnico Spalletti. Ieri in conferenza si è cercato di ostentare serenità, sostenendo che «a Trigoria non c’è nessun caos», salvo tradire una certa tensione con intemperate contro i cronisti. E avvisi ai naviganti: «Togliamoci il vizietto di cadere in certi errori». Può farlo da stasera all’Olimpico. Per regalarsi i sedicesimi di Europa League gli basterà un punto contro il Viktoria Plzen ultimo nel girone: una vittoria addirittura può dare già l’aritmetica del primo posto, che consentirebbe a Spalletti di evitare le migliori tra le retrocesse dalla Champions. [fncgallery id="531317"]
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La Roma vuole battere Plzen e polemiche
Vincere stasera vorrebbe dire primato nel girone, evitando così le migliori tra le retrocesse dalla Champions
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