Da Pallotta and partners alla famiglia Friedkin, non si è fatto altro che sottolineare come per portare la Roma a un livello più alto, la prima cosa da fare doveva essere quella di aumentare i ricavi. Non è difficile da capire come sia complicato, avendo un fatturato annuale da 250 milioni, competere contro club che arrivano al miliardo. Mister Dan ora pare voglia dedicarsi al settore commerciale. Dopo l’addio di Riyadh Season, mentre nella passata stagione al fianco della voce sponsor si metteva il numero 39 (milioni) come introiti, oggi si è scesi a 25. Per ovviare, recentemente è stato nominato un nuovo grande capo del commerciale, mister Michael Gandler (al quale è stato garantito anche un budget per ricostituire un settore commerciale azzerato tra uscite volontarie e licenziamenti). Il problema, però, è che la Roma, puntando sul fatto che la prossima sarà la maglia del centenario, pare chieda oltre venti milioni per il main sponsor. Cifra che nessuna azienda sembra intenzionata a garantire. Si è provato con la Turkish Airlines, la risposta per ora è stata un due di picche. Si è provato a riconvincere Riyadh, niente da fare. Stesso discorso (richiesta da oltre cinque milioni) per lo sponsor di manica. Friedkin ha fatto sapere che potrebbe decidere di inserire sulla maglia un altro marchio di sua proprietà (produzione cinematografica, 101 studios, o quello di un’azienda di tecnologia, Rubicon Tecnohlogies).
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forzaroma rassegna stampa roma la repubblica Roma, caccia allo sponsor: dai due ‘no’ alla soluzione interna: la richiesta di Friedkin
La Repubblica

