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La Repubblica

La Roma ai candidati: “Stadio in tempi brevi”. E chiede un assessore

La Roma ai candidati: “Stadio in tempi brevi”. E chiede un assessore

Il club giallorosso pretende chiarezza in questa fase di campagna elettorale. Nel mirino l’area dell’Ostiense ma serve più collaborazione dalla politica

Redazione

Il pressing della Roma è letteralmente a tutto campo, anche fuori dal rettangolo verde: all’euforia dei primi risultati assicurati da Mourinho corrisponde il forcing della società sul fronte stadio, scrive Lorenzo D'Albergo su La Repubblica. Dopo l’addio a Tor di Valle, i giallorossi vogliono chiudere al più presto la partita sul nuovo progetto. Secondo Dan e Ryan Friedkin, padre e figlio al timone del club, basta un anno per avviare un dossier da 800 milioni di euro. L’obiettivo della Roma è mettersi subito al tavolo con il prossimo sindaco — inutile mettersi a parlare con l’amministrazione uscente — e chiudere subito l’intesa sulla location. La società punta sull’Ostiense, un’area che offre i terreni (pubblici) degli ex Mercati Generali e quelli (privati, di Eni) all’ombra del Gazometro. Per evitare intoppi burocratici e altre brutte sorprese, l’idea è quella di mettere in piedi un iter condiviso sin dalle prime battute. Un processo da avviare entro i primi 30 giorni della prossima consiliatura e da discutere preferibilmente con un assessore (o comunque un delegato) competente e nominato dal prossimo primo cittadino per occuparsi esclusivamente dello stadio della Roma. Sostenibile, a misura di tifoso, la Roma pensa a un catino da circa 45 mila posti nel cuore della città. Ben collegato, raggiungibile con i mezzi pubblici. E i candidati? Rispondono presente. La sindaca Virginia Raggi, che ha gestito tra pochi alti e tanti bassi la vicenda Tor di Valle, torna ad attaccare Pallotta ("la differenza con i Friedkin si vede") e punta a sua volta sull’Ostiense: "Lì vedrei bene lo stadio". Roberto Gualtieri, volto del centrosinistra, è in linea con la Roma: "Affronteremo la questione stadio subito dopo le elezioni, lavorando insieme per arrivare rapidamente a un progetto concreto". Carlo Calenda assicura "massima disponibilità nell’individuare l’area con la società e nel garantire tempi certi per l’iter burocratico", rilancia la proposta di Pietralata ma si dice aperto anche ad altre opzioni. Quindi Enrico Michetti. Il tribuno del centrodestra va addirittura più veloce della Roma: "Nel giro di qualche mese potrebbe ottenere il pubblico interesse". Non resta che attendere le urne.