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La ricetta del Balla: “Ma quale scossa, il Genoa è risorto grazie al lavoro”

Il tecnico del Genoa alla vigilia della sfida contro la Roma: "Niente duelli individuali a tutto campo. Meglio evitarli, se ci dovessimo limitare a voler vincere solo quelli, non ci sarebbe molta partita"

Redazione

Se non volete fare arrabbiare Ballardini, non ditegli che il suo arrivo ha rappresentato una scossa per il Genoa: "Mi sembra riduttivo, non capisco a cosa si alluda quando si parla di scossa. È una parola che tradurrei in lavoro. Ci vuole della sostanza, non c’entra niente la scossa. Uno arriva e porta le sue idee e i suoi metodi di allenamento. Scossa non mi sembra davvero il termine giusto".

"Il piacere di tornare è grande – confida Ballardini – Ma sono così concentrato sulla partita che non mi posso concedere quelle emozioni che pure certamente ci sono". Come si prova a fermare la Roma? "Niente duelli individuali a tutto campo. Meglio evitarli, se ci dovessimo limitare a voler vincere solo quelli, non ci sarebbe molta partita. Dovremo piuttosto essere attenti, chiari, decisi e avere una sana cattiveria. E sopratutto essere bravi in tutte e due le fasi di gioco, quella di possesso e quella di non possesso". Gli undici saranno sicuramente quelli scesi inizialmente in campo domenica scorsa a Crotone, potrebbe però invece cambiare il modulo passando dal 3-5-2 al 4-3-1-2, scrive Adamoli su "Repubblica". Anche perché contro un tridente forte come quello della Roma sarebbe buona regola difendere a quattro. Ballardini, però, sembrerebbe intenzionato a confermare una difesa molto munita centralmente. "Non cambieremo il modo di interpretare tatticamente la partita. La Roma, infatti, oltre ai tre attaccanti ha anche centrocampisti straordinari molto bravi negli inserimenti frontali. È una squadra che attacca con tanti effettivi e noi dovremo essere bravi ad arginarli".

In casa il Genoa non vince dal 21 maggio quando superò il Torino per a 2 a 1. "La Roma – osserva Ballardini – non è certo l’avversario ideale per invertire il trend. Però il Ferraris rimane un terreno amico, molto amico. Chi ti vuole bene ti aiuta e in questo senso la tifoseria del Genoa è unica. È una partita nella quale dovremo andare oltre le nostre capacità e metterci quel qualcosa in più proprio come chiedono i nostri tifosi. La Roma è col Napoli e la Juventus la squadra più forte del campionato e a livello del gioco è più o meno sui livelli del Napoli. È una squadra organizzata che interpreta bene tutte e due le fasi di gioco. Hanno forza fisica ed un organico che consente di essere impegnati su più fronti senza problemi".